Campione di mimetismo: l'insetto stecco
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Curiosità e cultura è a cura di Germain Lacroix Home Animali Campione di mimetismo: l'insetto stecco

Campione di mimetismo: l'insetto stecco

Animali
Martedì 28 Settembre 2010 01:05

insetto-stecco

Una delle più comuni tecniche di difesa, o per meglio dire di sopravvivenza, messe in atto dagli insetti, è la pratica del mimetismo, cioè la capacità che molti insetti hanno di confondersi con l'ambiente circostante per non essere riconosciuti dai predatori. In altri casi il mimetismo ha funzione aggressiva, permettendo al predatore di non essere riconosciuto come tale dalla vittima.

Due autentici campioni di questa tecnica sono l'insetto stecco e l'insetto foglia secca (Extatosoma tiaratum Macleay, 1826), molto diffuso in Australia, dove è conosciuto come Macleay's spectre (Fantasma di Macleay). Entrambi appartengono alla famiglia dei Phasmatidae, ordine dei Fasmidi.

Come tutti i Fasmidi, dal nome greco e latino che significa fantasma, cioè invisibile, questi insetti hanno un'incredibile capacità mimetica riuscendo a diventare nel caso dell'insetto stecco, del tutto identici a rami secchi.

Gli insetti stecco sono di dimensioni variabili dai 5 ai 25cm. Solitamente, hanno una forma affusolata ed esile, ma in alcune specie hanno un aspetto assai più robusto e irregolare.

Possono essere alati o atteri, cioè privi di ali e di organi per il volo.

Sono dotati di mandibole robuste; sono ottimi masticatori e la loro dieta è di tipo vegetariano: si cibano di numerosissime specie vegetali, tra le quali prediligono il rovo, ma alche altre piante come la quercia, l'eucalipto, l'edera, la felce, il biancospino, etc.

Si nutrono di piccole foglie e teneri ramoscelli, soprattutto di notte. Di giorno, per il timore dei predatori, rimangono immobili, prendendo letteralmente le sembianze di ramoscelli secchi o foglie, nel caso dell'insetto foglia, di un colore che varia dall'arancione al verde.

Le zampe dell'insetto foglia secca sono munite di piccoli uncini e possiedono, inoltre, una piccola ventosa che gli garantisce salda presa su qualsiasi tipo di superficie.

Alcuni insetti stecco sono anche dotati di una singolare arma da difesa: hanno infatti una ghiandola esocrina in grado di secernere un gas irritante.


La vita degli insetti stecco inizia con la schiusa delle uova depositate sul terreno o deposte sui vegetali.
In questa seconda fase, dopo la schiusa, l'insetto stecco è chiamato neanide e attraverserà varie fasi dette mute.


A mano a mano che le neanidi crescono, cambiano la pelle vecchia e subiscono varie mute.

La vecchia pelle, ormai indurita, si apre e la neanide ne esce con una nuova ancora molle.

Durante la crescita, le neanidi subiscono diverse mute prima di diventare adulti.

Per quanto riguarda le uova c'è una prima chicca!

Sono di colore marrone chiaro e la loro schiusa richiede molto tempo: possono schiudersi anche nove mesi dopo che le uova sono state deposte.

Ma non è finita qui. Appena nate, le neanidi sono scure, di color nero rossastro e assomigliano alle pericolose formiche legionarie (Leptomyrmex darlingtoni), tenendo così lontani molti predatori.

L'Extatosoma si riproduce depositando decine di grosse uova sferiche (di circa 5 mm di diametro) che sembrano semi di acacia.

Così facendo questo insetto dimostra di aver sviluppato il concetto di mimetismo a 360°. Persino le sue uova devono mimetizzarsi. Ciò in quanto, come detto, il periodo prima della schiusa è molto lungo e, nel frattempo, le uova devono essere al sicuro.

L'astuzia dell'insetto stecco sembra senza limite: le formiche, scambiando le uova dell'insetto per semi di acacia le portano dentro il formicaio che fungerà da incubatrice e le terrà al riparo dai pericoli!

Quando, dopo il lunghissimo periodo di incubazione, le uova si schiuderanno, questi insetti dimostrano immediatamente la loro intelligenza e le loro capacità mimetiche prendendo l'aspetto e il modo di camminare delle formiche.


Una volta finite le mute gli insetti stecco cominceranno a riprodursi.
E qui abbiamo un'altra curiosità.

Nella maggior parte delle specie la riproduzione avviene per partenogenesi o parto verginale: lo sviluppo dell'uovo avviene senza che questo sia stato fecondato.

La riproduzione è affidata alla sola femmina che per sopperire alla scarsissima disponibilità dei maschi in natura, riesce a depositare uova non fecondate, che quindi rappresentano una sorta di clone della femmina, contengono il suo solo materiale genetico, capaci di schiudersi e dare alla luce un individuo del tutto identico alla madre!!

L'aspetto degli insetti stecco gli consente di mimetizzarsi con le foglie o con i rami, imitandone le superfici (omomorfismo) e cambiando colorazione (omocromia) grazie ai pigmenti che si dispongo su diversi livelli generando diverse tonalità.

In altre parole, è in grado di iniettare nella propria pelle la quantità esatta di pigmento per "copiare" la pianta di cui, questo insetto, vuole assumere le fattezze!!

Di seguito troverete un video dove poter ammirare l'insetto stecco, ma, se questo articolo non vi è bastato e volete sapere tutto, ma proprio tutto, sull'insetto stecco e sul mondo dei fasmidi, vi consiglio il sito insettostecco.it.

 

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