Storia dell'astrologia |
Storia dell'astrologia | |
L'astrologia è lo studio dei corpi celesti (pianeti) e delle loro influenze sulla vita e sull'uomo. Questo studio millenario, è comune, al pari della religione, a tutte le culture che hanno attraversato la storia. Persino i grandi padri dell'astronomia moderna, come Galileo Galilei e Keplero sono stati attratti dall'astrologia ed hanno praticato la professione di astrologo. Tutti i popoli, hanno manifestato la volontà di saperne di più, e, l'astrologia, si è sviluppata, integrandosi nei vari contesti religiosi. Sin dalla sua nascita, con i babilonesi (nell'asia occidentale) e i maya nel sud America, passando attraverso l'astrologia egiziana, il mondo greco, l'impero romano, il medio evo, fino ai giorni nostri. Ma l'astrologia non è sempre stata come la conosciamo oggi. L'astrologia egiziana e l'astrologia babilonese, fin dall'origine, avevano una forte connotazione religiosa e presentavano uno zodiaco diverso da quello odierno (leggi anche: storia dello zodiaco). Per arrivare all'astrologia, così come la conosciamo oggi, fu essenziale il costributo del pensiero filosofico greco che impose lo studio degli elementi e dei cicli della vita. Dall'incontro dell'astrologia asiatica occidentale, con il pensiero greco occidentale, mutuato prevalentemente dalla filosofia (Aristotele e Platone), nacque l'astrologia occidentale moderna. Grazie al lavoro di Tolomeo, egiziano di nascita, ma greco per cultura, che analizzò e classificò i movimenti degli astri secondo leggi geometriche, lo studio dello zodiaco e dell'astrologia, si estese a macchia d'olio in tutto il mondo occidentale. Una curiosità. Si fa risalire la distinzione tra astrologia e astronomia alla nascita del pensiero scientifico, da Galileo in poi. Tuttavia, sin dal primo secolo dopo Cristo, l'astrologia si era già scissa dall'astronomia, essendosi fusa con la filosofia greca. La sua espansione nel mondo occidentale (Grecia prima e Impero romano poi) si deve, infatti, all'espansione dell'impero di Alessandro Magno che estese la cultura ellenica e il culto delle stelle fino ad oriente. Fu quindi da questo momento in poi che nacque la distinzione tra astrologia e astronomia, perché fin da allora, l'astrologia cominciò a fondersi con la filosofia, ma fu necessario attendere ancora tre secoli, e l'avvento dell'Impero romano, per giungere ad una separazione tra astrologia e religione. I romani, d'altra parte, non accelerarono questo processo, continuando a praticare il culto degli dei, ma lentamente, l'astrologia cominciava a intraprendere una nuova vita, via via separandosi dalla religione, con la quale si è integrata e adattata nel corso della storia. Ad Oriente, con l'Islam e ad occidente con il Cristianesimo. A testimonianza della presenza dell'astrologia, al fianco della religione, nel corso degli ultimi secoli, per esempio, possiamo citare gli orologi astrologici (quello sulla torre dell'orologio a Praga e l'orologio di piazza San Marco a Venezia sono i più famosi). Oggi, l'astrologia è diffusa in tutto il mondo, e il suo volto misterioso è ormai pressochè scomparso. Se un tempo i calcoli relativi alla posizione dei pianeti erano appannaggio degli astrologi e venivano ricavati con complessi calcoli e ore di studio, oggi possono essere eseguiti da computer grazie a software disponibili anche in rete. Chiunque è in grado di capire in che posizione si trova un pianeta al momento della propria nascita, il suo significato, e può facilmente scoprire quando ci sarà un periodo fortunato, o sarà favorito nell'amore. All'astrologo, non resterà che l'interpretazione più complessa e approfondita, che richiede conoscenze e studi superiori, ma, ovviamente, sarà stimolato nel suo lavoro dal doversi confrontare con un pubblico più che preparato.
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