paracelso
L'associazione tra astrologia e medicina ha origini molto antiche che risalgono al pensiero filosofico di Empedocle e dei filosofi cosiddetti "presocratici", cioè venuti prima di Socrate. Tra essi, ricordiamo, Alcmeone di Crotone, un medico e filosofo del quinto secolo a. C, che sosteneva che:"La salute è l’armonica mescolanza delle qualità opposte". Ippocrate di Coo, indiscusso padre della medicina, cercò di estendere la teoria degli umori alla natura umana, ritenendo, come Alcmeone, che quando gli elementi sono in equilibrio ci infondono salute e, al contrario, quando non sono in armonia possono condurci alla malattia. Successivamente, Galeno, medico vissuto tra il I e il II secolo d.C., sviluppò la teoria umorale di Ippocrate con un metodo scientifico (per l'epoca), attraverso studi basati sull'osservazione di cadaveri colpiti da morte violenta (ad esempio in battaglia). Egli sostenne che il principio fondamentale della vita (che il pensiero greco associava al pneuma, cioè al soffio vitale) risiedesse nel sangue. Si trattava di considerazioni basate sui principi naturali e, soltanto nella prima metà del 1500, Paracelso si preoccupò di ricercare un collegamento tra la chimica e la medicina. Quando si parla di primi medici, tutti pensano ad Ippocrate ed al suo famoso giuramento al quale, ancora oggi, prestano fede i medici. Pensando ai grandi medici del passato, però, bisognerebbe ricordare anche Alcmeone di Crotone, Democede e, in epoca più recente, Galeno e Celso. AlcmeoneLe informazioni su Alcmeone (filosofo e medico del quinto secolo avanti Cristo) non sono molte, ma si ritiene comunemente che il medico crotonese appartenesse alla scuola dei "pitagorici". Alcmeone dice che: "la salute dura finché i vari elementi, umido-secco, freddo-caldo, amaro-dolce, hanno uguali proporzioni, e che le malattie vengono quando uno prevale sugli altri. Il prevalere dell'uno o dell'altro elemento, dice, è causa di distruzione. La salute è l’armonica mescolanza delle qualità (opposte) [1]". |
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