Napoleone, Tolstoj e la battaglia di Austerlitz
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Curiosità e cultura è a cura di Germain Lacroix Home Cultura Napoleone, Tolstoj e la battaglia di Austerlitz

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Napoleone, Tolstoj e la battaglia di Austerlitz

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napoleoneCultura: tra storia e letteratura.

L'episodio della battaglia di Austerlitz è noto, ma sempre affascinante.

Il protagonista è ovviamente Napoleone Bonaparte (nato ad Ajaccio, in Corsica, il 15 agosto 1769 nel segno del Leone), il mitico generale che divenne imperatore grazie al suo carisma, al suo genio militare ed al suo coraggio.

Infatti, Napoleone era solito partecipare in prima linea alla battaglia per motivare e caricare i suoi soldati, anche dopo aver acquisito il titolo di imperatore.

La battaglia di Austerlitz ed il celebre episodio della collina di Pratzen si prestano particolarmente a mettere in luce tutte le caratteristiche di Napoleone. 

 Austria, Russia e Svezia  avevano stretto tra loro un'alleanza per fermare l'espansione francese e Napoleone, divenuto imperatore nel 1804.

Dopo il disastro navale subito dai francesi contro la flotta inglese di Nelson nel famoso scontro navale di Trafalgar [1], la battaglia di Austerlitz offrì al futuro imperatore l'occasione di riscattarsi e di riaffermare la supremazia dell'esercito francese sulla terra ferma.

Ad Austerlitz (Repubblica Ceca), il 2 dicembre 1805, Napoleone, con circa 75.000 francesi, affrontò l'esercito nemico composto da 60.000 russi e da 25.000 austriaci.

Come sempre, preparò la battaglia con cura e scelse millimetricamente le mosse più opportune per sferrare un attacco ad un nemico superiore numericamente.

La battaglia, che iniziò alle 4 del mattino, si concluse alle 5 di pomeriggio circa, dopo più di dodici ore di sanguinosi scontri.

Napoleone diede ampia dimostrazione delle sue capacità tattico strategiche organizzando una trappola che sfruttava il terreno e creando un diversivo. Alcuni reparti occuparono posizioni sicure sotto la collina di Pratzen. I russi caddero nella trappola e occuparono l'altopiano.

Il generale russo Kutuzov [2] non era d'accordo, perché conoscendo Napoleone sapeva che non sarebbe stato così facile battere Napoleone in campo aperto e non si fidava, ma non venne ascoltato.

Il momento più importante della battaglia di Austerlitz, secondo gli storici, è l'occupazione della collina Pratzen. L'occupazione della collina, che da un punto di vista strategico non è mai consigliabile in quanto comporta lo svantaggio di attaccare dal basso verso i luoghi più elevati, non era nei piani originari di Napoleone.

Quando al mattino vide la nebbia, attese che le colonne avversarie si allontanassero dal centro dello schieramento, e approfittò della nebbia per sferrare un potente attacco a sorpresa con due divisioni nascoste a fondo valle dalla nebbia facendo scalare l'altopiano alle sue truppe e conquistandolo.

Si narra che l'Imperatore diede l'ordine di far suonare le fanfare con maggior vigore e che le truppe francesi, che uscivano dalla nebbia, vennero percepite dai nemici come fantasmi.

Dopo sanguinosi scontri, costrinse gli alleati a ritirarsi verso il lago gelato (Satschan) e ordinò agli artiglieri di sparare sulle lastre di ghiaccio facendoli annegare.

Alcuni storici attribuiscono parte della disfatta dell'esercito austro-russo alle incomprensioni che si verificarono tra i due eserciti alleati che parlavano lingue diverse, ma, tutto sommato, la vittoria di Napoleone viene considerata soprattutto frutto delle sue capacità strategiche e militari.

Lo scrittore Leone Tolstòj (nato il 9 settembre 1828 nel segno della Vergine) descrisse in modo molto accurato numerosi episodi della battaglia nel suo libro più celebre (insieme ad Anna Karenina): il capolavoro della letteratura mondiale Guerra e Pace.

Ecco come Lev Tolstoj descrive la figura di Napoleone prima della battaglia di Austerlitz in "Guerra e pace" e come incitava i suoi soldati:

"Le grida e i fuochi nel campo nemico erano causati dal fatto che, mentre tra le file si leggeva un proclama di Napoleone, questi, a cavallo, passava tra i suoi bivacchi. I soldati, vedendolo, accendevano fasci di paglia e gridando: "Vive l'empereur!" gli correvano dietro.

Ecco il testo del proclama di Napoleone: "Soldati! L'esercito russo si leva contro di voi per vendicare l'esercito austriaco di Ulma. Sono quegli stessi battaglioni che voi sbaragliaste presso Hollabrünn e che poi inseguiste incessantemente sino a qui. Le posizioni che noi occupiamo sono formidabili e mentre i nemici marceranno per girare attorno alla mia destra, noi presenteremo il fianco! Soldati! Io stesso guiderò i vostri battaglioni. Starò lontano dal fuoco se voi, con il vostro consueto coraggio, porterete nelle file nemiche il disordine e il turbamento; ma se la vittoria rimanesse, anche per un solo istante, incerta, vedreste il vostro imperatore esporsi per primo ai colpi dei nemici, perché non può esservi incertezza nella vittoria, soprattutto in questa giornata, nella quale è in gioco l'onore della fanteria francese, così necessario all'onore dell'intera nazione. "Non si scompongano le file con il pretesto di portar via i feriti! Ognuno si metta bene in mente l'idea che bisogna vincere questi mercenari dell'Inghilterra, animati da tanto odio verso la nostra nazione. Questa vittoria metterà fine alla nostra campagna e noi potremo ritornare ai nostri alloggiamenti invernali, dove ci aspettano le nuove truppe che ora si stanno formando in Francia; allora la pace sarà degna del mio popolo, di voi e di me Napoleone".

Testo integrale di Guerra e Pace

 

[1] La battaglia di Trafalgar fu una celebre battaglia navale tra l'Inghilterra guidata dall'ammiraglio Horatio Nelson (29 settembre - Bilancia) e la Francia alleata con la Spagna. La battaglia fu vinta dagli inglesi, che da quel momento non ebbero più rivali nei mari, ma costò la vita all'eroico ammiraglio inglese che fu ferito a morte da un colpo di baionetta morendo il giorno del suo più grande successo. Si dice che, dopo quella vittoria schiacciante, i marinai inglesi rifiutarono di dare l'appellativo di Sir agli ufficiali francesi.

[2] Il generale Kutuzov (16 settembre - Vergine), è ricordato soprattutto per avere guidato, nel 1812, l'esercito russo contro Napoleone e per averlo fronteggiato vittoriosamente con la tattica della "terra bruciata"

 

Commenti  

 
0 #1 RE: Napoleone, Tolstoj e la battaglia di Austerlitzpietro 2016-05-09 15:47
bello
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Martedi, 19 marzo 2024
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