Troia scoperta grazie ad un ubriaco
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Curiosità e cultura è a cura di Germain Lacroix Home Cultura Troia scoperta grazie ad un ubriaco

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Troia scoperta grazie ad un ubriaco

Cultura

troiaTutti sanno che Troia (in greco Τροία o Ίλιον) è l'antica città citata nell'Iliade, uno dei poemi più importanti dell'antichità.

Nella mitologia greca, la guerra di Troia è narrata come una sanguinosa guerra combattuta tra i greci e la potente città di Troia per il controllo dello stretto dei Dardanelli (Ellesponto [1]).

Celebre è l'episodio del "cavallo di Troia" dentro il quale i greci si erano nascosti, facendo credere ai troiani di essere tornati in patria, per essere portati all'interno delle mura di Troia.

Le gesta degli eroi greci a Troia erano ben note sin dall'antichità, ma, fino alla fine del 1800, non c'è mai stata certezza sull'esatta ubicazione della città di Troia, sì che la sua stessa esistenza restava avvolta nella leggenda.

Storia o mitologia?

Heinrich Schliemann (Neubukow, 6 gennaio 1822 - Capricorno) è stato un importante archeologo tedesco.

Divenne una delle figure più importanti per il mondo dell'archeologia, per le scoperte da lui compiute: a lui è attribuita la scoperta della mitica città di Troia e del cosiddetto tesoro di Priamo [2].

Secondo la sua autobiografia [3], fu il padre a trasmettere ad Heinrich l'amore per le civiltà passate, leggendo i versi dei poemi di Omero e descrivendo le gesta degli eroi antichi della leggendaria città di Troia.

Frequentò il ginnasio, ma abbandonò gli studi e il greco antico finché, non venne colpito dalla bellezza di alcuni versi dell'Iliade recitati da un ubriaco!!

Nel 1838 incontrò un ubriaco che conosceva l'Iliade a memoria.. secondo quanto da lui stesso raccontato fu da quel momento che si appassionò all'archeologia...

Scrisse nella sua autobiografia: "Da quell'istante non smisi di pregare Iddio che nella sua misericordia mi concedesse la fortuna di potere, un giorno, imparare il greco".

Schliemann raccontò di avere speso gli ultimi centesimi che gli rimanevano per comprare da bere all'uomo, purché ripetesse i versi recitati che lo avevano profondamente colpito tanto da fargli desiderare di imparare il greco antico. Solo in seguito scoprì che erano versi tratti dall'Iliade e dall'Odissea [4].

Predestinazione?

Heinrich Schliemann girò il mondo (lavorò in Olanda, Russia, Venezuela etc, etc) e, da autodidatta, imparò molte lingue, tra cui il greco antico per poter leggere direttamente le imprese degli eroi narrate da Omero.

Intorno al 1870, Heinrich Schliemann si trasferì in Grecia ed infine in Turchia.

Presso la collina di Hissarlik iniziò la ricerca delle mura di Troia e nel 1871 ottenne l'autorizzazione a compiere una spedizione archeologica in Anatolia, sulla sponda asiatica dello Stretto dei Dardanelli, luogo che la tradizione indicava come possibile sito della città di Troia.

Seguendo le descrizioni dei testi omerici, il 4 agosto 1872 Schliemann rinvenne le mura e le fondamenta della città di Priamo e di altre otto città diverse, costruite l'una sulle rovine dell'altra (i risultati delle ricerche furono resi noti nel 1874 nell'opera Antichità troiane) in conformità con la leggenda che voleva troia distrutta e ricostruita (a strati) sulle sue stesse rovine.

 

 

[1] L'Ellesponto è in nome con cui anticamente si chiamava lo stretto dei Dardanelli, uno stretto di mare turco che collega il mar di Marmara all'Egeo e che, assieme allo stretto del Bosforo, fa da confine fra Europa e Asia.

[2] Priamo: secondo la leggenda è l'ultimo re di Troia e padre di Ettore ucciso da Achille.

[3] Heinrich Schliemann's Selbstbiographie

[4] Wikipedia: Heinrich_Schliemann

 

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Venerdi, 29 marzo 2024
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