Ha resuscitato un uomo.. la vera storia di Frankestein
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Curiosità e cultura è a cura di Germain Lacroix Home Misteri Ha resuscitato un uomo.. la vera storia di Frankestein

Ha resuscitato un uomo.. la vera storia di Frankestein

Misteri
Martedì 01 Novembre 2011 19:18

frankesteinNelle leggende c'è sempre un fondo di verità..

Tutti conoscono la storia di Frankenstein, il celebre romanzo scritto da Mary Shelley (nata a Londra, il 30 agosto 1797 nel segno della Vergine) nel 1816.

Pochi, però, conoscono Giovanni Aldini, l'italiano che, molto probabilmente, con i suoi studi, ispirò il celebre romanzo [. 

Giovanni Aldini, nato il 10 aprile 1762 (nel segno dell'Ariete) a Bologna, è stato un fisico italiano nipote del celebre Luigi Galvani (famoso per le pile elettriche).

Da sempre appassionato di elettricità, anche grazie allo zio, e assetato di nuove conoscenze, approfondì i suoi studi, divenendo professore dell'Università di Bologna.

Tuttavia, a causa dei suoi esperimenti che all'epoca crearono scandalo, si trasferì a Londra, considerata una città di mentalità più aperta.

Proprio a Londra, nel 1807 (quindi quasi 10 anni prima che Frankestein fosse scritto da May Shelley), pubblicò uno studio nel quale asseriva che in determinate condizioni sarebbe possibile riportare in vita un cadavere mediante stimoli elettrici!!!

Grazie a stimoli elettrici, infatti, induceva movimenti (spasmi) ai muscoli facciali, alle braccia e alle gambe di esseri umani e di animali [2].

Gli studi di quest'uomo nascondono un mistero...

Dopo una serie di esperimenti che non ebbero un grande esito, riuscì a lasciare di stucco tutti gli intellettuali di Londra facendo resuscitare un uomo (un costruttore di carrozze condannato a morte) per pochi secondi tramite scariche elettriche trasmesse da due elettrodi, uno collegato alla testa ed uno al coccige.

Sembra che il cadavere sia riuscito a respirare, il cuore a battere, ed abbia aperto gli occhi...

Immaginate la scena ad inizio 1800: si viveva ancora con le candele.. pensate che il guardiano del laboratorio anatomico, scosso dalla visione, morì di paura!!!

Per gli scienziati, Aldini riuscì realmente, anche se per poco tempo, a riportare in vita il cadavere corporalmente, ma il cervello era comunque morto, e, per ottenere stimoli di movimento, era necessario immetterli dall'esterno.

Aldini mori a Milano il 17 gennaio 1834 e grazie alla somma da lui lasciata fu fondata una scuola di scienze naturali a Bologna [3].

All'epoca, l'italiano che dominava l'elettricità ebbe un impatto notevolissimo... oggi, rischia di essere un altro dimenticato dalla storia...

 

[1] Per altri, Mary Shelley fu, invece, ispirata dalla vita di un medico e alchimista Konrad Dippel nato in Germania il 10 agosto 1673 a Castle Frankenstein e probabilmente vissuto a Ingolstadt (Baviera) .

[2] Giovanni Aldini

[3] V. nota 2

 

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