Ariete: segno di primavera |
Ariete | |||
Stagione del segno ArieteLa primavera e il segno Ariete
L'Ariete è il primo segno di primavera; poiché la primavera è la prima stagione dell'anno, l'Ariete è il primo segno dello zodiaco. Il Sole, tanto atteso durante il lungo inverno, comincia a farsi sentire: è il periodo in cui gli steli di grano spuntano nei campi e le gemme sugli alberi, la vita ricomincia, e ricomincia l’allegria (anche se possono verificarsi temporali). Il simbolo dell'Ariete (la stilizzazione della testa dell'animale) è simbolo di tutti gli istinti vitali: dalla fecondazione alla nascita. Come vedremo la primavera, infatti, è la stagione più feconda (abbonda di umido, una qualità vitale che è simboleggiata dal seme, caldo e umido) che riattiva il ciclo vitale (ciclo della vita) sopito con l'inverno. E' quindi comprensibile che questo segno venga associato alla fertilità, alla freschezza primaverile, ma anche all'irruenza ed all'intraprendenza; infine anche all'ingenuità del giovane, quasi che ad ogni giro dello zodiaco nascesse un nuovo Sole. La raffigurazione del segno, inoltre, rappresenta il venire alla nascita, il germoglio che spunta dalla zolla di terra. Tali fenomeni naturali, furono studiati a lungo dagli antichi astrologi, i quali osservarono che "la primavera abbonda in umidità, che si diffonde quando, passato il freddo dell'inverno, inizia il calore" [1]. Per tale ragione stabilirono che lo zodiaco, pur essendo un cerchio (che non ha un vero e proprio inizio o una vera e propria fine) avesse "il suo inizio ed il suo fondamento" nel segno Ariete. Della primavera, dissero che: fu assunta, come causa iniziale dello zodiaco, la sovrabbondanza umida della primavera e gli altri tempi dell'anno furono fatti seguire ad essa. In verità, la prima età di tutti gli esseri viventi abbonda, non diversamente dalla primavera, dell'essenza umida ed è tenera e molle; la seconda età, che giunge fino al culmine del vigore, abbonda in calore come l'estate; la terza, che già sfiorisce ed è l'inizio del declinare, abbonda in secchezza al pari dell'autunno; l'ultima infine, prossima alla dissoluzione, abbonda in freddo come l'inverno"[1]. Le quattro stagioni simboleggiano quindi l'intera vita e la primavera è paragonabile all'infanzia. L'Ariete è il primo segno cardinale di inizio primavera. Gli altri segni di primavera sono il Toro (secondo segno fisso di centro primavera) e i Gemelli (terzo segno mobile di fine primavera). Dei tre segni di primavera Ariete (Fuoco), Toro (Terra) e Gemelli (Aria), se Toro indica il centro della stagione e Gemelli la fine della stagione primaverile con il conseguente passaggio all'estate, Ariete è quello che dà inizio alla stagione. Gemelli è, inoltre, un segno di Aria (mobile), mentre il Toro è un segno di Terra (fisso). E' vero che Ariete è collegato e quindi molto vicino alla stagione precedente (inverno), ma, nella logica dello zodiaco, il segno Ariete dà un taglio netto alla stagione precedente: si va verso la vita, si va verso il caldo. L'elemento di questo segno primaverile (periodo caldo - umido) è il Fuoco. La luce continua ad aumentare e, in più, il Sole ha raggiunto la parte luminosa dello zodiaco: nel segno dell'Ariete, la luce inizia a superare per numero di ore il buio, nell'arco della giornata. Si dice che in Ariete il Sole si eleva, si esalta, è ricco di impeto. Il fondamento dell'esaltazione (elevazioni) del Sole è il seguente: "quando il Sole giugne in Ariete compie una transizione verso l'emisfero più elevato (quando giugne in Bilancia - segno opposto - compie una transizione verso l'emisfero più basso); fu pertanto attribuita al Sole l'elevazione in Ariete giacchè qui inizia ad accrescere la grandezza del giorno ed il potere calorifero della natura (mentre la Bilancia fu posta quale sua depressione per le ragioni contrarie) [2].
[1] "Quattro sono i tempi dell'anno: primavera, estate, autunno e inverno. La primavera abbonda in umidità, che si diffonde quando, il freddo dell'inverno è passato e inizia il calore; l'estate abbonda in calore per la vicinanza del Sole al nostro punto verticale; l'autunno abbonda in secchezza per il riassorbimento degli umori che segue alla stagione calda; l'inverno abbonda in freddo, giacché il Sole si trova nel punto più lontano dal nostro vertice. Per ciò, sebbene lo zodiaco in quanto circolo non abbia alcun principio naturale, la dodicesima parte, l'Ariete, fu posta a fondamento e principio delle altre parti. Invero la prima età di tutti gli esseri viventi abbonda, non diversamente dalla primavera, dell'essenza umida ed è tenera e molle; la seconda età, che giunge fino al culmine del vigore, abbonda in calore come l'estate; la terza, che già sfiorisce ed è l'inizio del declinare, abbonda in secchezza al pari dell'autunno; l'ultima infine, prossima alla dissoluzione, abbonda in freddo come l'inverno". Tetrabiblos I.10 "Delle virtù dei tempi dell'anno e dei quattro angoli" tratto dal Commento al Tetrabiblos di Giuseppe Bezza. [2] Commento al Tetrabiblos di Giuseppe Bezza I.19 - Delle Elevazioni. Si veda anche I.12 - Dei segni maschili e femminili (Edizione Nuovi orizzonti 1992 pag 247): "Ariete e Bilancia sono quindi le culminazioni (i punti più estremi e più alti della rotazione). E ciò conviene alla disposizione degli elementi: acqua e terra sono più consistenti e tendono al basso, il fuoco (Ariete), che è il più sottile, penetrante e mobile, conviene all'angolo più elevato e nobile, al culmine superiore; l'aria (Bilancia) che come il fuoco è sottile e mobile, ma manca di penetrazione, al culmine inferiore. Il punto iniziale che tutto commuove (caput mundi in latino, o kosmou mesouranema in greco) ove inizia il moto naturale alla generazione ed è principio igneo (di fuoco) e vivificante".
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