Astrologia e cronobiologia: i ritmi vitali |
L'astrologia si occupa di misurare gli influssi degli astri ed in particolare gli influssi luminosi. Questi influssi, riconosciuti sin dalla nascita dell'astrologia sono oggi documentati scientificamente, almeno per ciò che riguarda Sole e Luna, dalle scoperte della cronobiologia (dal greco chronos, tempo, "studio dei tempi biologici"), cioè la scienza che studia il bioritmo vitale, le fluttuazioni periodiche delle funzioni biologiche degli organismi viventi [1]. Per l'astrologia occidentale, il Sole è il regolatore di tutti gli influssi, in quanto genera il giorno e la notte, il caldo e il freddo e determina il significato di tutti gli altri influssi. La cronobiologia ci dimostra che le energie presenti durante il giorno sono diverse dalle energie che ci circondano durante la notte. La ghiandola pinealeDa un punto di vista biologico, infatti, l'uomo è dotato di un "piccolo orologio sincronizzatore biologico" detto epifisi o ghiandola pineale [2]. Ben nota sin tempi di Aristotele, la ghiandola pineale è stata oggetto di curiosità e di attenzione nella storia della medicina, i mistici Indù la consideravano "il terzo occhio"; Cartesio la riteneva la sede dell'anima. Esercita una sorto di controllo dalla luce, che lega molti organismi, tra cui l'uomo, all'ambiente e consente l'adattamento alle variazioni climatiche e stagionali ed alle variazioni di luminosità. Melatonina e ritmo circadianoLa ghiandola pineale produce un ormone (neuropeptide) che agisce sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia: la melatonina, viene secreta in modo ritmico in funzione dell'alternanza luce-buio. Viene definita il "sincronizzatore circadiano" del ritmo veglia-sonno (il cosiddetto ritmo circadiano, un ciclo di circa 24 ore dal latino circa diem e significa appunto "intorno al giorno"). Oltre che negli esseri umani, la melatonina è prodotta anche da animali e piante e microorganismi Non quindi è solo per comodità o per "risparmio energetico" che gli uomini hanno deciso di "vivere" perlopiù di giorno e di dormire di notte, ma perché, in effetti, durante il giorno, le forze energetiche sono qualitativamente più propizie per le attività umane. Anche all'interno della giornata, o in quello della nottata, gli influssi a cui gli esseri viventi sono sottoposti sono diversi. E di ciò abbiamo evidente riscontro, non solo, dalla saggezza popolare, quando si dice che "il mattino ha l'oro in bocca", ma anche dalla scienza (per esempio dalla cronobiologia). Infatti, l'esperienza comune ci dice che, nel primissimo pomeriggio, dopo l'ora di pranzo, le nostre energie subiscono un rallentamento, non solo a causa del pasto. E' il momento il cui il Sole che dall'alba a mezzogiorno continuava a crescere, secondo il suo moto apparente (cioè dal punto di vista della terra), inizia a declinare, fino al tramonto. In più, la cronobiologia dimostra che possiamo trovare differenze anche all'interno di ogni singola ora. All'alba abbiamo un maggior aumento della pressione sanguigna; dopo circa un'ora, la secrezione di melatonina da parte del nostro organismo si interrompe, mentre dopo circa tre ore il livello di produzione del testosterone è massimo. Il momento massimo di allerta (vigilanza) è intorno alle 10, mentre il momento in cui si hanno i tempi di reazione migliori è intorno alle 15.30. Dopo il tramonto abbiamo la più alta pressione sanguigna e dopo circa un'ora, sul far della sera, la più alta temperatura corporea. Sta arrivando la notte e inizia la secrezione di melatonina. Nel cuore della notte, si apre la fase del "sonno profondo" e, poche ora prima dell'alba, si ha la più bassa temperatura corporea. Quest'ultimo dato è astrologicamente molto illustrativo. Infatti, sullo Zodiaco, in virtù del moto apparente del Sole, possiamo distinguere una zona con più luce, e quindi come si intuisce facilmente, più calda, e una zona di buio, quindi più fredda. Allo stesso modo, possiamo notare che il momento in cui la temperatura del corpo è massima è dopo un intero giorno, cioè dopo che il Sole ha finito la fase in cui diffonde calore. Viceversa, dopo che è passata un'intera nottata, il corpo si trova nella fase in cui la temperatura è più bassa. Tale principio, infatti opera sia nell'arco dell'anno che in quello del giorno. Nell'immagine posserviamo osservare l'intero ciclo del Sole. Dall'inizio dell'anno solare (dall'equinizio di primavera) alla prima metà (equinozio di autunno) produce caldo e dalla seconda metà (equinozio di autunno) fino all'equinozio di primavera inizia a produrre il freddo. Poiché, l'allontanarsi del Sole produce il freddo (per comparazione, cioè confrontando i momenti di buio, quando non si vede il Sole, con i momenti in cui il Sole è visibile). Abbiamo quindi visto come l'influsso del Sole provoca mutamenti sulla vita e non ci resta che capire in che modo. La luce del Sole non ha sempre la stessa energia. Infatti, si manifesta anche attraverso colorazioni diverse. Tali colori, non sono altro che espressione della frequenza della luce. Leggi anche: astrologia e scienza.
[1] Cronobiologia [2] Melatonina e Ghiandola pineale
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