bar
Tutti conoscono l'Illuminismo come l'epoca dei lumi e della ragione e ricordano tra i protagonisti di quest'epoca Voltaire (pseudonimo di François-Marie Arouet nato a Parigi il 21 novembre 1694 – Scorpione cuspide Sagittario), un importante filosofo e storico francese. Secondo alcune fonti, Voltaire era un caffeinomane!! Pare che lo scrittore bevesse regolarmente fino a cinquanta tazze di caffè al giorno!!! La parola "BAR" ricorda un vocabolo inglese "barier", cioè sbarra, che indicava, già nel XII secolo, una sbarra divisoria. Originariamente, la "sbarra" era presente nelle corti di giustizia, ma nel corso del XVI secolo, fu utilizzato anche nelle locande e nelle osterie dove si serviva da bere a da mangiare: la sua funzione era quella indicare l'area all'intero del locale dove era possibile cosumare in piedi bevande alcoliche e piccolo pasti. Ma dove e quando è nato il primo vero e proprio bar? A differenza della locanda, infatti, il bar non ha la funzione di offrire pasti, ma bevande e, in primis, il caffè. La famosa bevanda di colore nero sarebbe stata importata dall'Egitto a Venezia all'inizio del 1600, mentre la prima caffetteria in Italia sarebbe stata aperta a proprio Venezia in Piazza San Marco intorno al 1683, ma, tuttavia, la data è incerta [1]. Tempo fa abbiamo parlato del primo bar. Oggi, scopriremo chi fu il primo barista... L'uomo che divenne famoso come "il primo barista della storia" fu un polacco, tale "Koltschitzski". Koltschitzski svolgeva il ruolo di corriere porta ordini, durante la guerra turco-prussiana. Si racconta che, durante la guerra, ebbe modo di apprendere i segreti sulla preparazione del caffè e l'arte della tostatura dai turchi. Di conseguenza, alla fine della guerra, richiese come ricompensa per i suoi servigi sacchi pieni di semi di caffè, abbandonati dai turchi, invece di denaro!! La leggenda vuole che, addirittura, Georg Kolschitzky diede un contributo significativo nella vittoria contro i Turchi [2]. |
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