resurrezione
Nelle leggende c'è sempre un fondo di verità.. Tutti conoscono la storia di Frankenstein, il celebre romanzo scritto da Mary Shelley (nata a Londra, il 30 agosto 1797 nel segno della Vergine) nel 1816. Pochi, però, conoscono Giovanni Aldini, l'italiano che, molto probabilmente, con i suoi studi, ispirò il celebre romanzo [. Giovanni Aldini, nato il 10 aprile 1762 (nel segno dell'Ariete) a Bologna, è stato un fisico italiano nipote del celebre Luigi Galvani (famoso per le pile elettriche). Da sempre appassionato di elettricità, anche grazie allo zio, e assetato di nuove conoscenze, approfondì i suoi studi, divenendo professore dell'Università di Bologna. Tuttavia, a causa dei suoi esperimenti che all'epoca crearono scandalo, si trasferì a Londra, considerata una città di mentalità più aperta. Proprio a Londra, nel 1807 (quindi quasi 10 anni prima che Frankestein fosse scritto da May Shelley), pubblicò uno studio nel quale asseriva che in determinate condizioni sarebbe possibile riportare in vita un cadavere mediante stimoli elettrici!!! Un caso che ancora oggi fa discutere la scienza a cavallo tra la medicina e il miracolo. Anna Bagenholm (nata nel 1970) è una radiologa svedese di Vänersborg che è sopravvissuta dopo un incidente di sci (nel 1999) che la lasciò intrappolata sotto uno strato di ghiaccio per 80 minuti nell'acqua gelida. Durante questo periodo è diventata una vittima di ipotermia e la sua temperatura corporea è scesa a 13,7 ° C , la più bassa temperatura del corpo mai registrata in un essere umano. La Bågenholm è riuscita a trovare una sacca d'aria sotto il ghiaccio, ma ha sofferto di arresto circolatorio dopo circa 40 minuti nell'acqua gelata. |
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