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Alessandro Magno: c'ero anch'io a Gaugamela |
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La frase, originariamente, continuava con un luogo ricordato per una vittoria celebre: Gaugamela. Infatti, non tutti sanno che questa frase fu attribuita per la prima volta ad Alessandro Magno [1] che la pronunciò prima della battaglia di Gaugamela, una delle battaglie che più ha appassionato gli storici, ma anche gli esperti di strategie militari.
Gli scontri erano avvenuti però sotto ben diverse prospettive: nelle prime guerre persiane era l'impero persiano che voleva affermarsi sul mondo greco. Celebre, in questo senso, la battaglia delle Termopili dove un manipolo di 300 spartani riuscì ad arrestare l'avanzata del re Serse di Persia. L'esercito persiano, era già stato sconfitto, nel 333 a.C da Alessandro, nella battaglia di Isso, ma, il Grande Conquistatore non era affatto intenzionato a fermarsi. Alessandro, che, non si aspettava di trovarsi di fronte ad un avversario tanto potente, capì che, in quell'occasione, per uscirne da vincitore, il suo esercito avrebbe dovuto compiere un'impresa. Così, prima della battaglia, per motivare i suoi soldati, tenne un discorso che divenne tanto celebre da entrare nella storia: ".. quando un domani tornerete nelle vostre case dalle vostre famiglie, potrete dire c'ero anch'io a Gaugamela". Alessandro dispose la sua armata su una linea diagonale, ma, successivamente, ordinò al fianco destro di indietreggiare per sorprendere alle spalle l'armata persiana. Quandi i carri persiani attaccarono, i greci si divisero in gruppi aprendo corridoi e facendo sfilare i carri per poi colpirli alle spalle!! Successivamente, Alessandro mosse il suo attacco con la cavalleria, mettendo in fuga i persiani. Ecco come lo storico Plutarco descrisse l'attacco di Alessandro Magno alla Battaglia di Arbela, nel libro "Vite parallele. Vita di Alessandro e Cesare" : "...La cavalleria mosse di carriera contro i barbari e con essa avanzò la fanteria, ondeggiando con impeto come un immenso maroso. Prima ancora che i soldati di prima linea potessero venire alle mani, i barbari volsero le spalle. Alessandro li inseguì tenacemente, ricacciandoli fino al campo, dove si trovava Dario. Questi, spettatore di episodi così terrificanti, quando la milizia da cui era protetto gli fu rovesciata addosso e si accorse che era molto difficile voltare il cocchio e fargli superare quegli impedimenti, perché le ruote erano trattenute dai cadaveri nei quali si impigliavano. Abbandonato il cocchio e montato su una cavalla, si diede alla fuga". La strategia militare utilizzata in battaglia da Alessandro, impressionò così tanto gli esperti della materia, da essere ancora oggetto di studio da parte del dipartimento di storia dell'Accademia militare degli Stati Uniti d'America!!! Ecco la ricostruzione grafica realizzata dal Department of History, United States Military Academy [2]: Prima fase della battaglia di GaugamelaDisposizione iniziale dei due eserciti: in rosso i persiani ed in blu l'esercito di Alessandro. Seconda fase della battaglia di GaugamelaFase finale e attacco decisivo di Alessandro.
[1] Alessandro Magno nacque a Pella, in Macedonia (nord della Grecia) il 21 luglio 356 a.C. nel segno del Cancro. [2] Wikipedia: La battaglia di Gaugamela
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