Alessandro Magno: c'ero anch'io a Gaugamela
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Curiosità e cultura è a cura di Germain Lacroix Home Cultura Alessandro Magno: c'ero anch'io a Gaugamela

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Alessandro Magno: c'ero anch'io a Gaugamela

Cultura

alessandro-magnoSarà capitato a tutti di sentire questa frase: "C'ero anche io".

Persino negli stadi, compaiono ancora oggi striscioni, magliette, t-shirt con la scritta "c'ero anche io a...".

La frase, originariamente, continuava con un luogo ricordato per una vittoria celebre: Gaugamela.

Infatti, non tutti sanno che questa frase fu attribuita per la prima volta ad Alessandro Magno [1] che la pronunciò prima della battaglia di Gaugamela, una delle battaglie che più ha appassionato gli storici, ma anche gli esperti di strategie militari.


Come molti ricorderanno, non era la prima volta che l'esercito greco e l'esercito persiano si scontrarono.

 

Gli scontri erano avvenuti però sotto ben diverse prospettive: nelle prime guerre persiane era l'impero persiano che voleva affermarsi sul mondo greco.

Celebre, in questo senso, la battaglia delle Termopili dove un manipolo di 300 spartani riuscì ad arrestare l'avanzata del re Serse di Persia.

Questa volta, invece, era il mondo greco, capeggiato da Alessandro il Grande di Macedonia (regione del nord della Grecia) ad insidiare l'impero persiano di Dario.

L'esercito persiano, era già stato sconfitto, nel 333 a.C da Alessandro, nella battaglia di Isso, ma, il Grande Conquistatore non era affatto intenzionato a fermarsi.

La scontro finale si svolse a Adi Gaugamela  nel 331 a.C. tra l'esercito macedone (Grecia) e quello di Dario III di Persia. E' anche chiamata la Battaglia di Arbela.

Secondo lo storico e senatore Lucio Flavio Arriano (amico dell'imperatore Adriano), le forze in gioco erano nettamente a vantaggio dei persiani:

I greci, comandati da Alessandro disponevano di 7.250 cavalieri e 40.000 fanti, mentre i persiani, guidati da Dario, disponevano di 35.000 cavalieri, 200.000 fanti, oltre a 100 carri da guerra e 15 elefanti.
Si dice che, per l'occasione, Dario avesse radunato le migliori truppe del mondo (tra cui i cavalieri sciiti) e che avesse fatto levigare il terreno per meglio sfruttare i suoi temibili carri da guerra.

Alessandro, che, non si aspettava di trovarsi di fronte ad un avversario tanto potente, capì che, in quell'occasione, per uscirne da vincitore, il suo esercito avrebbe dovuto compiere un'impresa.

Così, prima della battaglia, per motivare i suoi soldati, tenne un discorso che divenne tanto celebre da entrare nella storia: ".. quando un domani tornerete nelle vostre case dalle vostre famiglie, potrete dire c'ero anch'io a Gaugamela".

Alessandro dispose la sua armata su una linea diagonale, ma, successivamente, ordinò al fianco destro di indietreggiare per sorprendere alle spalle l'armata persiana.

Quandi i carri persiani attaccarono, i greci si divisero in gruppi aprendo corridoi e facendo sfilare i carri per poi colpirli alle spalle!!

Successivamente, Alessandro mosse il suo attacco con la cavalleria, mettendo in fuga i persiani.

Ecco come lo storico Plutarco descrisse l'attacco di Alessandro Magno alla Battaglia di Arbela, nel libro "Vite parallele. Vita di Alessandro e Cesare" :

"...La cavalleria mosse di carriera contro i barbari e con essa avanzò la fanteria, ondeggiando con impeto come un immenso maroso. Prima ancora che i soldati di prima linea potessero venire alle mani, i barbari volsero le spalle. Alessandro li inseguì tenacemente, ricacciandoli fino al campo, dove si trovava Dario. Questi, spettatore di episodi così terrificanti, quando la milizia da cui era protetto gli fu rovesciata addosso e si accorse che era molto difficile voltare il cocchio e fargli superare quegli impedimenti, perché le ruote erano trattenute dai cadaveri nei quali si impigliavano. Abbandonato il cocchio e montato su una cavalla, si diede alla fuga".

La strategia militare utilizzata in battaglia da Alessandro, impressionò così tanto gli esperti della materia, da essere ancora oggetto di studio da parte del dipartimento di storia dell'Accademia militare degli Stati Uniti d'America!!!

Ecco la ricostruzione grafica realizzata dal Department of History, United States Military Academy [2]:

Prima fase della battaglia di Gaugamela

Disposizione iniziale dei due eserciti: in rosso i persiani ed in blu l'esercito di Alessandro.

battaglia-di-gaugamela

Seconda fase della battaglia di Gaugamela

Fase finale e attacco decisivo di Alessandro.

battaglia-di-gaugamela-seconda-fase

 

[1] Alessandro Magno nacque a Pella, in Macedonia (nord della Grecia) il 21 luglio 356 a.C. nel segno del Cancro.

[2] Wikipedia: La battaglia di Gaugamela

 

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Giovedi, 25 aprile 2024
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