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Il primo maratoneta e la battaglia di Maratona |
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Tutti conoscono la leggenda del primo maratoneta. Secondo quanto riportato dallo storico Erodoto, al termine della battaglia di Maratona (490 a.C.), che prese questo nome perché fu combattuta nei pressi di Maratona (piccolo villaggio a circa 37 km da Atene), fu inviato un messaggero ateniese (Filippide) che percorse correndo la distanza fra Maratona ad Atene per annunciare la vittoria. Questa leggenda fu la base per la moderna maratona, anche se la distanza che devono percorrere i moderni maratoneti (circa 42 km) è maggiore di quella che ebbe a percorrere Filippide (circa 37 km)! Nella storia, abbiamo molti casi di uomini che diedero la loro vita facendo sforzi sovraumani per salvare il proprio popolo, ma non tutti sono entrati nella leggenda. In molti si chiedono perché il percorso di Maratona e la precedente battaglia entrarono nella leggenda, al punto di essere consacrati ancora oggi in una delle più importanti manifestazioni olimpioniche. Ma fu anche uno dei primi veri e propri scontri tra oriente, rappresentato dall'Impero Persiano e occidente, rappresentato dalle città stato della Grecia ed in questo caso Atene. Nel libro VI delle "Storie" Erodoto riferisce che "solo il nome dei Persiani era causa di terrore a udirsi". Riferisce, inoltre, che il sovrano persiano chiedeva la sottomissione dei greci. Una sottomissione inaccettabile per il popolo che per primo ha amato l'idea di libertà. Lo scontro sembrava inevitabile, ma l'esito era incerto. Il messaggio che Filippide (per altri Fidippide e per altri ancora Eucle) doveva portare non era solo un messaggio di vittoria, ma anche un messaggio di libertà e di speranza: i temibili Persiani non erano imbattibili!
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