Mi rifaccio vivo

Neri Marcorè (Leone) e Pasquale Petrolo (Vergine) sono compagni di scuola sin dalle elementari; fra di loro non c'è un'amicizia, ma una competizione sfrenata. Biagio (Petrarolo) arriva secondo, dopo Ottone (Marcorè), in ogni cosa, dai compiti in classe alla corsa campestre e le sfide continuano anche da adulti.

Divenuti entrambi imprenditori, i magazzini di Ottone mettono in ombra quelli di Biagio che, oberato dai debiti, decide di suicidarsi, lasciando un misero biglietto alla moglie Vanessa Incontrada (Sagittario).

Biagio (Petrolo) giunge, accompagnato da un taxi, guidato da Enzo Iacchetti (Vergine), in una sorta di resort, dove attende di sapere se finirà all'inferno, in paradiso o al purgatorio, classificati in piani.

Per l'uomo, dato il suicidio, si prospetta la più bassa delle possibilità, ma Sergio Rubini (Sagittario), uno dei gestori del luogo ultraterreno, decide di dargli una possibilità: lo rimanderà nella terra nei panni del facoltoso Emilio Solfrizzi (Ariete) per cercare di ricucire i rapporti con il nemico di sempre Ottone, patron dell'azienda OSV. 

Biagio accetta, ma sfrutterà quei giorni e quelle ore, per rovinare il compagno di infanzia.

Gli ruberà la moglie, interpretata da Margherita Buy (Capricorno) e cercherà di portarlo al fallimento. Film del 2013 di e con Sergio Rubini (Sagittario).

* Nel cast ritroviamo anche GianMarco Tognazzi (Bilancia), che veste i panni dell'avvocato Mancuso che fa indebitare il povero Biagio, ed Elisabetta Pellini (Ariete), facente parte dello staff aziendale di Ottone.