Il mistero della donna morta congelata e risorta |
Misteri | |||
Giovedì 30 Giugno 2011 22:05 | |||
Anna Bagenholm (nata nel 1970) è una radiologa svedese di Vänersborg che è sopravvissuta dopo un incidente di sci (nel 1999) che la lasciò intrappolata sotto uno strato di ghiaccio per 80 minuti nell'acqua gelida. Durante questo periodo è diventata una vittima di ipotermia e la sua temperatura corporea è scesa a 13,7 ° C , la più bassa temperatura del corpo mai registrata in un essere umano. La Bågenholm è riuscita a trovare una sacca d'aria sotto il ghiaccio, ma ha sofferto di arresto circolatorio dopo circa 40 minuti nell'acqua gelata. Grazie ai soccorsi, la Bågenholm è stata trasportata in elicottero in ospedale, dove un team di oltre un centinaio di medici e infermieri hanno lavorato a turno per nove ore per salvarle la vita. Il suo cuore non batteva più. Le speranze di tenerla in vita erano minime ma, dopo qualche ora, la vita ricominciò a scorrere nelle sue vene, fino a farla riprendere completamente. La sciatrice si è risvegliata dieci giorni dopo l'incidente, paralizzata dal collo in giù ma, lentamente, dopo mesi di terapia intensiva ha cominciato a recuperare. La Bagenholm aveva 29 anni all’epoca dell’incidente: durante il trasporto in ospedale, i tentativi di rianimazione cardiopolmonare o con il defibrillatore non ebbero esito positivo. L’elettrocardiogramma era piatto. Che cosa la salvò? Il freddo. SI trattò di una vera e propria ibernazione. Secondo i medici, la sua salvezza fu l’estremo freddo: Petter Andreas Steen, medico dell'ospedale di Oslo che la curò, disse che “il suo metabolismo rallentò a tal punto per il freddo che i tessuti necessitavano di pochissimo ossigeno per mantenersi”. Per questa ragione, il suo cervello ed i suoi organi non subirono danni irreparabili Il freddo, li aveva preservati. La storia della Bagenholm è stata oggetto di convegni e trattati medici e, ancora oggi, continua a restare coperta da un velo di mistero... Tags:
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