medicina
Una sperimentazione, recentemente pubblicata sulla rivista scientifica Nature, dimostra che un'iniezione di particolari virus detti oncolitici provoca la distruzione delle cellule tumorali, senza infettare i tessuti sani. I ricercatori canadesi dell'Ottawa Hospital Research Institute hanno modificao il dna di un ceppo di vaiolo normalmente usato per i vaccini e l'hanno programmato per raggiungere le cellule tumorali e distruggerle. Quindi hanno iniettato il nuovo virus, in sigla jx-593 in 23 pazienti con forme di cancro avanzato e che non rispondevano più alle cure standard. Sono così riusciti ad osservare che il virus si replicava nelle cellule tumorali, ma non in quelle sane, in alcuni casi uccidendole.
Da tempo, sappiamo che grazie ad un siero il verme c. elegans vive il doppio, i topi il 40 per cento in più. Finalmente, dopo di 22 anni di ricerche, gli esiti sono stati pubblicati su Science Translational Medicine da Walter Longo e Jaime Guevara-Aguirre. Secondo i loro studi, il siero funzionerebbe anche sugli esseri umani. Il ragionamento sembra abbastanza semplice: se si blocca l'ormone della crescita si frena l'invecchiamento!!! Walter Longo è un gerontologo all'University of Southern California a Los Angeles e studiava da anni i meccanismi biochimici con cui la restrizione calorica moltiplica la durata della vita.
La sua storia sembra uscita da una trama di bioingegneria top secret. Si chiamano HeLa (HE-nrietta LA-cks) e sono le cellule che hanno reso possibile il vaccino contro la polio, la clonazione, la fecondazione in vitro. Nel campo biomedico, la sigla HeLa indica una linea cellulare di vitale importanza nelle ricerche sul cancro e su molte altre malattie: si tratta di cellule speciali vendute nei laboratori di tutto il mondo. Una provetta da 100 microgrammi di cellule HeLa costa più di 100 dollari. Sono cellule tanto resistenti da essere praticamente immortali.
Nella rubrica salute e benessere ho citato spesso alcuni cosiddetti antiossidanti, cioè cibi che preservano dall'invecchiamento o che promettono un miglioramento della qualità della vita, ma questa volta ci troviamo di fronte ad un alimento che sa letteralmente di miracoloso. E' un fungo diffuso in oriente (Cina e Giappone), ma può crescere spontaneamente nei nostri boschi, vicino alle querce. Le sue proprietà curative e salutari sono letteralmente incredibili. Ling Zhi in cinese significa “erba della potenza spirituale”, ma questo fungo viene anche chiamato il “fungo dell’immortalità”. In oriente, viene usato da oltre 4.000 anni ed è uno dei più antichi funghi utilizzati dalla medicina.
Pensando ai grandi medici del passato, però, bisognerebbe ricordare anche Alcmeone di Crotone, Democede e, in epoca più recente, Galeno e Celso. AlcmeoneLe informazioni su Alcmeone (filosofo e medico del quinto secolo avanti Cristo) non sono molte, ma si ritiene comunemente che il medico crotonese appartenesse alla scuola dei "pitagorici". Alcmeone dice che: "la salute dura finché i vari elementi, umido-secco, freddo-caldo, amaro-dolce, hanno uguali proporzioni, e che le malattie vengono quando uno prevale sugli altri. Il prevalere dell'uno o dell'altro elemento, dice, è causa di distruzione. La salute è l’armonica mescolanza delle qualità (opposte) [1]". |
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