terremoti
Ultimamente, si è molto parlato di terremoti e di previsione di terremoti. Poter prevedere in qualche modo questo tipo di catastrofi naturali, è sempre stato un sogno dell'uomo che, di fronte alla potenza della natura, è costretto a sentirsi totalmente inerme. A maggior ragione in periodi storici come questo in cui, persino il Giappone, che da sempre convive con i fenomeni tellurici, ha dimostrato la sua impotenza. Secondo la maggior parte dei ricercatori, poiché i terremoti avvengono in media a 10-15 chilometri di profondità, dove non è ancora possibile studiare da vicino la deformazione delle rocce e il comportamento dei fluidi, la previsione di un terremoto sarebbe impossibile, con gli strumenti attualmente a disposizione dei sismologi. Le ricerche scientifiche, però, non si sono fermate e, recentemente, si sono aperti spazi alla possibilità di previsione scientifica di un terremoto grazie ad un nuovo strumento di studio: il sismografo fossile. Raffaele Bendandi è un sismologo italiano del '900, autodidatta, la cui opera, anche grazie all'associazione "La Bendandiana", che si propone di rendere noti i suoi studi, è oggi rivestita di carattere scientifico. Tuttavia, fino alla sua morte, le sue idee, così come le sue previsioni sui terremoti, furono considerate da molti a metà tra l'esoterismo e la cialtroneria. Sulla base delle sue teorie, Bendandi riuscì a prevedere anche il terremoto del Friuli nel 1976. Egli cercò, inutilmente, di avvisare le autorità competenti, che, tuttavia non lo presero in considerazione. Sembrerebbe che la data dell'11 maggio sia molto gettonata per la previsione di catastrofi e terremoti. Secondo quella che ormai è stata catalogata come bufala, per questa data, era previsto un terremoto a Roma. Bufala perché faceva riferimento ad un terremoto mai previsto da Raffaele Bendandi, l'uomo che prevedeva i terremoti. Da tempo, però, circola la notizia secondo la quale l'11 maggio sarebbe previsto un altro terremoto, uno tsunami che preannuncerebbe la fine del mondo o per meglio dire la fine di Taiwan. Il professor Wang, con una previsione al limite della veggenza, ha ipotizzato un terremoto/tsunami che si dovrebbe verificare l'11 maggio 2011, per la precisione alle 10.42 e 37 secondi (ora locale) a Taiwan. Sarebbe già stato richiamato all'ordine dalle autorità, dopo aver pubblicato sul suo sito l'infausta previsione che ha destato allarme presso l'opinione pubblica. |
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