rivalità
Quello che è sicuro è che furono due grandi atleti temprati dalla sofferenza e della fatica necessarie per raggiungere la vittoria in uno sport come il ciclismo. Gli anni sessanta, sono famosi in Italia per il boom economico che caratterizzò il più periodo più florido per l'economia italiana dal dopoguerra, ma non tutti ricordano che fu un periodo contrassegnato da grandi rivalità. Una rivalità nata nel mondo dello sport italiano (calcio) negli anni 60. Alessandro Mazzola (nato a Torino l'8 novembre 1942 sotto il segno dello Scorpione) era l'idolo dell'Inter, figlio del celebre Valentino Mazzola (nato a Cassano d'Adda il 26 gennaio 1919 sotto il segno dell'Acquario), l'indimenticato campione del Grande Torino. Giovanni Rivera (nato ad Alessandria il 18 agosto del 1943 sotto il segno del Leone), soprannominato "l'abatino" per il suo aspetto che ricordava un piccolo prete, detto anche il "golden boy" era invece l'idolo dei rossoneri del Milan.
Mina, nome d'arte di Mina Anna Mazzini nata il 25 marzo 1940, sotto il segno dell'Ariete, a Busto Arsizio, ma vissuta a Cremona e per questo soprannominata la tigre di Cremona. Agli inizi degli anni 60, fu duramente criticata per la sua decisione di crescere un figlio al di fuori dal matrimonio. Ornella Vanoni (nata a Milano il 22 settembre 1934 sotto il segno della Vergine cuspide Bilancia) era, invece, la classica donna di classe dell'epoca, elegante e sofisticata, di buona famiglia. Ogni tanto rispunta la celebre foto di Coppi e Bartali che si passano una borraccia e ancora si discute sul vero autore del bel gesto, (anche in attuali trasmissioni sportive di tanto in tanto si scatenano dispute accese per cercare di chiarire il dubbio).
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