Il numero due del fascismo: Arturo Bocchini
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Curiosità e cultura è a cura di Germain Lacroix Home Cultura Il numero due del fascismo: Arturo Bocchini

Cultura : storia, geografia, scienza, letteratura, arte

Il numero due del fascismo: Arturo Bocchini

Cultura

arturo-bocchiniPotenziale numero uno della serie "i dimenticati della storia", cioè fenomeni di rimozione di personaggi della storia dalla coscienza collettiva.

Personaggi che durante la loro vita erano molto famosi, che occupano di diritto un posto nella storia, nel bene o nel male, ma poco dopo la loro morte, per ragioni non ben chiare, vengono dimenticati.

Arturo Bocchini, nato a San Giorgio La Montagna (Benevento) il 12 febbraio 1880 nel segno dell'Acquario e morto a Roma il 20 novembre 1940, è stato un poliziotto, prefetto e senatore italiano, capo della Polizia durante il fascismo dal 1926 al 1940.

Per quasi tutto il ventennio fascista, Bocchini fu il capo non solo della Polizia, che nel governo fascista, ebbe un ruolo fondamentale, ma, dal 15 febbraio 1933, fu anche capo dell'OVRA, la polizia segreta del partito; in pratica, Bocchini fu a capo anche dei servizi segreti italiani dell'epoca fascista.

Durante, il fascismo, in Italia, non ci fu persona che ebbe un potere così forte, dopo Mussolini, e, per questo motivo, Arturo Bocchini può essere considerato ufficialmente il numero 2 del fascismo!!

Eppure, anche se oggi tutti ricordano ancora Mussolini ed il fascismo, in pochissimi ricordano ancora quello che fu oggettivamente il suo vice.

Fu anche l'uomo che più ebbe ad occuparsi della protezione di Mussolini: per salvaguardare la sua incolumità costituì la Guardia Presidenziale, composta da 500 uomini della P.S., dei carabinieri e della milizia che si occupavano di presidiare i luoghi dove soggiornava il Duce nei suoi spostamenti [1].

Quando si dice.. i dimenticati della storia...

 

[2] Sito ufficiale della Polizia di Stato: Arturo Bocchini

 

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Sabato, 27 aprile 2024
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