pesci animali
Il Gambusia holbrooki (classificato da Girard, 1859) è una specie estremamente simile al Gambusia affinis da cui è distinguibile solo per caratteri microscopici. Secondo recenti studi, questi pesci, sarebbero in grado di contare.
Si tratta spesso di esemplari che vivono in profonde grotte e che nel tempo hanno perso l'uso degli occhi sviluppando un metabolismo che li rende praticamente insonni. Nel caso dei pesci zebra, invece, sembrerebbe frequente. Il pesce zebra o danio zebrato (Danio rerio), è un piccolo pesce d'acqua dolce molto comune di origine asiatica dove popola fiumi e canali, ma è molto presente anche nei nostri acquari di casa. E' un pesce molto vivace e sempre in movimento adatto per popolare un acquario anche perché si riproduce piuttosto rapidamente. Muto come un pesce..? C'è un'eccezione..
Come tutti i ghiozzi, anche quello di fiume, ha un corpo piuttosto tozzo, dalla testa grossa e larga; la bocca è grande e munita di labbra spesse e occhi sporgenti. Il colore è tendente al grigio verde o giallastro. Il corpo, come la testa da cui sporgono grandi occhi, è arrotondato, ma si assottiglia verso la coda. La coda è abbastanza ampia e tondeggiante, mentre le pinne pettorali molto sviluppate sono a ventaglio. Il gambusia (Gambusia affinis) è un pesciolino d'acqua dolce (famiglia dei Pecilidi dell'ordine Ciprinodontiformi) originario del Mississipi, che predilige acque salmastri e paludose. Il suo nome comune americano è: mosquitofish, cioè pesce-zanzara (mosquito in inglese significa zanzara). Durante il ventesimo secolo, I gambusia sono stati esportati e introdotti in Italia e in Europa per combattere le zanzare. Si chiama Mangrove killifish (Rivulus Mormoratus Poey) il pesciolino lungo circa 75 mm che vive nelle paludi salate di Mangrovie della Florida, nell'America latina e nei Caraibi. Un team di scienziati della Florida ha scoperto che, quasi come un anfibio, può sopravvivere ai periodi di siccità anche prolungata riparandosi fra i rami marci degli alberi, in tane di insetti, nelle piccole pozze d'acqua nelle noci di cocco rotte e perfino nelle lattine abbandonate. In queste condizioni, le branchie del pesce tratterebbero le sostanze nutritive e l'acqua, mentre le scorie sarebbero eliminate attraverso la pelle. Il killifish può sopravvivere sulla terraferma per oltre due mesi senza mangiare mantenendo in funzione il suo metabolismo, e riprendendo le normali funzioni quando il pesce torna nel suo habitat naturale. Questo animale sembra sia l'unico ermafrodito vertebrato capace di auto riprodursi.
Il Macropinna microstoma è un pesce marino, unico rappresentante del genere Macropinna. Presenta gli occhi completamente protratti in avanti in maniera abnorme tanto da meritare il soprannome di baller eye fish, ovvero il pesce dall'occhio a barile. Raggiunge una lunghezza di 4,4 cm e sopravvive nelle profondità degli abissi oceanici. Abita nella fascia oceanica del pacifico, delimitata dalle coste giapponesi e russe fino a quelle canadesi e americane. Ma ora veniamo alla chicca, una incredibile bizzarria della natura che caratterizza questo pesce..
E' una delle sei specie esistenti di lungfish ed è diffuso in Australia. Il pesce polmonato australiano vive nel Queensland (Australia) è può raggiungere la lunghezza fino a 180 cm. Può vivere fino ad 80 anni. E' considerato il dipnoe (pesce polmonato) più primitivo! I dipnoi, sono un ordine di pesci ossei comparso nel Devoniano (quarto dei sei periodi in cui è diviso il paleozoico) almeno 400 milioni di anni fa. A differenza degli altri pesci ossei, il pesce polmonato australiano è considerato da molti etologi un vero e proprio fossile vivente. La sottofamiglia amphiprionae comprende un gruppo di pesci comunemente chiamati "pesci pagliaccio". Sono così chiamati per i loro colori, tendenti al rosso arancio con striature di bianco e nero. I pesci pagliaccio hanno grandi pinne arrotondate adatte solo a piccoli spostamenti: sono solitamente territoriali (sono diffusi nell'oceano indiano e nel pacifico) e hanno una vera e propria organizzazione sociale a capo della quale si trova una femmina "matriarca".
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