storia
Tutti in Italia parlano di calcio, ma pochi sanno come è nato questo sport. Ecco la storia. Il primo antenato del calcio fu il CUJU del xxv secolo A.c. L'antenato più simile al calcio attuale, fu il cinese Tsu-chu (letteralmente: palla spinta col piede) nel quale si doveva calciare una palla, riempita con piume e capelli, tra due canne di bambù: la porta non superava i 30-40 cm di larghezza. Il calcio moderno, invece, nacque in Inghilterra. Il 24 ottobre 1857, a SHEFFIELD, Sir Nathaniel Creswick (nato a Sheffield il 31 luglio 1831, di segno zodiacale Leone), fondò la prima squadra di calcio della storia: lo SHEFFIELD F.C. Il termine matematica deriva dal greco (máthematikè) e può essere tradotta come "che riguarda il sapere" oppure "conoscenza" o apprendimento. Per i moderni, la matematica è, invece, un concetto associato soprattutto ai numeri ed alla geometria. L'origine del modo moderno di intendere la matematica risiede, probabilmente, nel fatto che gli allievi della scuola di Pitagora, che, come ci ricorda il famoso teorema di Pitagora fu uno dei precursori della geometria, erano anche grandi filosofi, ma si chiamavano, tra loro, matematici. Se, però, il termine matematica deriva dagli antichi Greci, il termine algebra, deriva dall'arabo (al-gabr) e significa "unione" o "completamento". Il termine appare nel libro di Al-Juarismi, un matematico di Bagdad della fine del 700 che tratta della risoluzione delle equazioni di primo e di secondo grado. Quando si parla di primi medici, tutti pensano ad Ippocrate ed al suo famoso giuramento al quale, ancora oggi, prestano fede i medici. Pensando ai grandi medici del passato, però, bisognerebbe ricordare anche Alcmeone di Crotone, Democede e, in epoca più recente, Galeno e Celso. AlcmeoneLe informazioni su Alcmeone (filosofo e medico del quinto secolo avanti Cristo) non sono molte, ma si ritiene comunemente che il medico crotonese appartenesse alla scuola dei "pitagorici". Alcmeone dice che: "la salute dura finché i vari elementi, umido-secco, freddo-caldo, amaro-dolce, hanno uguali proporzioni, e che le malattie vengono quando uno prevale sugli altri. Il prevalere dell'uno o dell'altro elemento, dice, è causa di distruzione. La salute è l’armonica mescolanza delle qualità (opposte) [1]".
Pier Luigi Bellini delle Stelle, (nato a Firenze il 14 maggio 1920 soto il segno del Toro), più noto con il suo nome di battaglia "Pedro", fu il comandante della 52a brigata garibaldina Luigi Clerici, che operava, tra il 1944 e il 1945, nell'alto lago di Como nei pressi di Sorico. Di origini nobili (compare nell'elenco ufficiale della nobiltà italiana - il padre è un colonnello che per motivi di carriera fa trasferire la famiglia a Pistoia nel 1926), nel giugno del 1944, si unisce alla brigata Luigi Clerici e incomincia la vita da partigiano. Pier Luigi Bellini delle Stelle divenne famoso all'epoca, anche se oggi pochi ricordano, per l'episodio della cattura del duce Benito Mussolini (nato a Predappio il 29 luglio 1883 sotto il segno del Leone). Tutti sanno che Troia (in greco Τροία o Ίλιον) è l'antica città citata nell'Iliade, uno dei poemi più importanti dell'antichità. Nella mitologia greca, la guerra di Troia è narrata come una sanguinosa guerra combattuta tra i greci e la potente città di Troia per il controllo dello stretto dei Dardanelli (Ellesponto [1]). Celebre è l'episodio del "cavallo di Troia" dentro il quale i greci si erano nascosti, facendo credere ai troiani di essere tornati in patria, per essere portati all'interno delle mura di Troia. Le gesta degli eroi greci a Troia erano ben note sin dall'antichità, ma, fino alla fine del 1800, non c'è mai stata certezza sull'esatta ubicazione della città di Troia, sì che la sua stessa esistenza restava avvolta nella leggenda. Storia o mitologia? Heinrich Schliemann (Neubukow, 6 gennaio 1822 - Capricorno) è stato un importante archeologo tedesco. Divenne una delle figure più importanti per il mondo dell'archeologia, per le scoperte da lui compiute: a lui è attribuita la scoperta della mitica città di Troia e del cosiddetto tesoro di Priamo [2]. |