Ruggine

Valerio Mastrandrea (Acquario), Valeria Solarino (Scorpione) e Stefano Accorsi (Pesci) si portano dietro la ruggine di un'infanzia troppo sporca.

Da piccoli giocavano in un immenso cumulo di rottami, che chiamavano il Castello, quasi una fortezza che li proteggeva da bande rivali composte ovviamente da ragazzini come loro.

Carmine (Valerio Mastrandrea) è il capo del gruppo. Fuma, manovra Sandro (Stefano Accorsi) come un soldatino, e lo allontana dai timidi sentimenti che prova per Cinzia (Valeria Solarino) che, pur essendo una ragazza, non ha paura di parlare a muso duro ad un suo coetaneo di sesso opposto.

Ad un tratto iniziano strane sparizioni.

La piccola banda perde alcuni componenti, fanciulli che spariscono nel nulla e poi vengono ritrovati morti e seviziati.

Le colpe ricadono facilmente nel ritardato del paese, amato e protetto invece dai bimbi che vedono più lontano di quegli adulti così distratti.

Quei genitori che trovano impensabile che l'uomo nero indossi una giacca ed una cravatta, guidi una bella auto e faccia il pediatra: Filippo Timi (Pesci).

Saranno i bimbi dell'isola che non c'è a doversi fare giustizia, ma l'odore di quell'estate lo sentiranno per il resto della vita.

Valeria Solarino (Scorpione), insegnante, capterà (lo Scorpione è in grado di captare cose che altri non vedono) come un radar alunne molestate in ambito domestico; Stefano Accorsi (Pesci) cercherà di essere il padre presente che non ha avuto e Carmine (Valerio Mastrandea), il bullo del gruppo, continuerà a cacciarsi nei guai con la mente sempre rivolta al passato.

A quella caccia al mostro che lui, a mala pena adolescente, dovette guidare per porre fine al massacro.