Il fiore dello Scorpione |
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Scritto da oroscopo | |||
Mercoledì 02 Novembre 2011 01:57 | |||
Tutto tace e si prepara al riposo e al silenzio. Le foglie secche cadono dagli alberi per formare una morbida coperta e coprire la terra che dorme. Gli uccelli non cantano più, molti animali si preparano al letargo. Il buio avanza. E' la fine di un ciclo, tutto muore, o per meglio dire si trasforma... E' in questo momento, tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre (periodo in cui nascono gli appartenenti al segno dello Scorpione), che fiorisce il Crisantemo (Chrysanthemum, genere di piante della grande famiglia delle Astaracee). In Italia, è conosciuto da tutti come il fiore dei defunti, data la concomitanza con la celebrazione dei morti (2 novembre) e viene utlizzato quasi esclusivamente per decorare le tombe dei propri cari. In realtà è un vero peccato non apprezzarlo anche in altre occasioni, dato che si tratta di fiori bellissimi, dalle tante forme e colori diversi. Interessante sapere che nel resto d'Europa, ma anche negli Stati Uniti, le cose non stanno affatto così. In Inghilterra si regala alla propria fidanzata in segno d'amore. Ma è in oriente che il Crisantemo viene considerato come il fiore più bello e prezioso, simbolo di vita, utilizzato nei matrimoni e nelle ricorrenze più felici. In Giappone è il fiore nazionale, simbolo di immortalità e ogni anno l'imperatore apre al pubblico i suoi giardini per far ammirare la fioritura di tutte le sue specie più belle e rare. D'altra parte il nome Crisantemo deriva dal greco e vuol dire "fiore d'oro", facendo quindi riferimento alla luce e al sole. Come non eleggerlo a pieno titolo fiore dello Scorpione? Lo Scorpione, come il periodo di fioritura del Crisantemo, nasce dal 23 ottobre al 22 novembre circa. E' l'ottavo segno zodiacale, simbolo della pausa necessaria, dopo la morte del'estate, per poter accedere ad una vita nuova nonché ad una dimensione superiore e spirituale dell'esistenza. Ricordiamo che il numero otto è anche simbolo dell'infinito. Morte e rinascita, come la luce in fondo al buio, quella che brilla e si nasconde nelle profondità della psicologia scorpionica, che periodicamente muore e poi risorge dalle proprie ceneri come la mitica araba fenice. Una luce capace di illuminare chiunque non si lasci spaventare da un'aria qualche volta inquietante. Luce e colori brillanti di un fiore sontuoso dall'odore intenso, capace di rallegrare a lungo tutti coloro che non si fanno fuorviare da un'usanza e che sono disposti ad accoglierlo nel proprio giardino o sul proprio balcone, oltre che offrirlo ai propri cari in segno di ricordo che non muore mai. Un fiore per chi non è superficiale, per chi decide con la propria testa, proprio come lo Scorpione, segno amato da chi non ama la banalità e le convenzioni. Un fiore ricco di qualità, perfino commestibile, che mantiene le sue promesse in termini di durata e resistenza. Chiede solo la giusta umidità e il nutrimento indispensabile, ovvero considerazione, rispetto e amorevoli cure. Secondo una leggenda buddista, per vivere mille anni bisogna bere la rugiada da un petalo di Crisantemo. Il Crisantemo, trionfo della vita e simbolo di eternità.
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