Astrologia e Medioevo |
Storia dell'astrologia | |||
Nel corso del Medioevo, l'astrologia prosperò liberamente, grazie forse all'appoggio che ricevette dal mondo religioso ed in particolare dalla Chiesa. In Europa, l'astrologia è stata praticata anche da esponenti importanti del mondo scientifico, se si pensa che persino Galileo Galilei, ideatore del metodo sperimentale, esercitò la professione di astrologo. Nella visione astrologica classica, così come in quella religiosa (biblica) dell'epoca, tutto l'universo ruotava intorno alla terra (creata da Dio per l'uomo). All'epoca, quindi, astrologia e astronomia coincidevano sul piano teorico, e l'unica differenza era relativa alle finalità predittive dell'astrologia. Dopo la rivoluzione copernicana, e la scoperta dell'America, si aprì una nuova era: prima di allora, per tutto il Medioevo, si fece, invece affidamento sulla visione "tolemaica" o geocentrica, nella quale il Sole gira intorno alla Terra, elaborata da Tolomeo. Il passaggio dal sistema tolemaico a quello copernicano, non influì però sull'astrologia, che a differenza dell'astromia, si basa sui passaggi apparenti dei pianeti, sul ciclo della vita e delle stagioni, ed ha una base filosofica e simbolica. Infatti, per l'astrologia, la Terra continuò ad essere al centro del sistema, anche in epoca moderna, in quanto costruita sull'uomo che proprio al centro di questo sistema viene posto.
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