Dignità planetarie: la forza dei pianeti e la tavola delle dignità |
Astrologia | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dignità e debilità dei pianetiIn astrologia, ogni pianeta ha una sua virtù naturale; per esempio il Sole produce calore (per approfondire vedi pianeti in astrologia), la Luna produce umido. Tale significato può cambiare in base all'aspetto che quell'astro ha, sullo zodiaco, con gli altri astri (per esempio un'opposizione, o un trigono, etc.), ma può acquisire un significato particolare in base al segno in cui si trova. A seconda del segno in cui si trova, infatti, il pianeta assume una forza particolare (sia nel tema natale che nell'oroscopo). Sin dall'antichità, gli astrologi hanno infatti notato che gli astri agiscono in modo diverso a seconda del luogo in cui si trovano. Per tale motivo, hanno assegnato una particolare forza (virtù) ai pianeti quando si trovano in particolari segni dello zodiaco.
Per esempio, si dice che la Luna in Cancro è in dignità (in questo caso si tratta di un domicilio), perché il Cancro (primo segno di acqua, estivo ) è il luogo "ideale" per la Luna (astro che produce umido e calore). Allo stesso modo, si dice che la Luna è in debilità, quando è in Capricorno (segno opposto al Cancro), quindi in esilio. Dignità e debilitàQuando la Luna si trova in Cancro, acquisisce quindi una forza in più. Tale forza, se "positiva" viene definità "dignità" (dal latino dignitatem, cioè qualità, condizione). La condizione opposta a quella della dignità, viene definita "debilità". Per esempio, la Luna in Capricorno (segno opposto al Cancro), viene considerata in "esilio", situazione di debilità, opposta al domicilio. E' debilitata e quindi ha meno forza. Quando un astro si trova in dignità (domicilio o esaltazione) è in grado di esprimere al massimo i suoi influssi o li esprime in modo positivo. Quando un astro si trova in debilità (esilio o caduta) non riesce ad esprimere al meglio i suoi influssi o li esprime in modo negativo. Per esempio, il Sole, tra fine gennaio e febbraio (nel segno Acquario, quindi in esilio), scalda poco, ad agosto (nel segno del Leone, in domicilio, scalda molto). E' importante notare (soprattutto per chi ritiene che le dignità planetarie siano da considerare più importanti degli aspetti) che le dignità o le debilità di un astro non traggono la loro forza e la loro virtù direttamente dal segno in cui si trovano, ma, anch'esse, hanno origine negli aspetti. Per gli antichi astrologi, infatti, gli astri hanno una relazione naturale con lo zodiaco e con i luminari (Sole e Luna). Quando si trattò di assegnare le dignità e le debilità, lo fecero a seconda degli aspetti con il Sole e con la Luna e per figura, distribuendo la dignità a seconda dell'aspetto: per congiunzione, per trigono, per quadratura, per sestile o per opposizione ai luminari. Per esempio, Giove (pianeta benefico) è in domicilio in Sagittario ed in Pesci, perché quando Giove è in Sagittario è in trigono (aspetto armonico) al domicilio del Sole in Leone, mentre quando è in Pesci è in trigono al domicilio della Luna in Cancro. Al contrario, Marte (astro "malefico") è in domicilio in Scorpione perché è un segno in quadratura (aspetto disarmonico) al Sole in Leone e al tempo stesso ha domicilio anche in Ariete, perché Ariete è in aspetto di quadratura al domicilio della Luna in Cancro. Dignità principaliDomicilio Al di là di Sole e Luna, che hanno come domicilio esclusivo rispettivamente Leone e Cancro, ogni astro condivide il suo domicilio con due segni zodiacali: Mercurio ha domicilio in Gemelli e Vergine, Venere in Toro e Bilancia, Marte in Ariete e Scorpione, Giove in Sagittario e Pesci, Saturno in Capricorno ed Acquario. Soltanto in uno di essi, ha però la sua gioia, cioè, come dicevano gli antichi, si "rallegra" [NOTA]. Gli astri si rallegrano nel domicilio più conforme alla loro natura, al loro sesso, ed al loro temperamento. Di conseguenza: Saturno si rallegra in Acquario, Marte in Scorpione, Venere in Toro, Mercurio in Vergine e Giove in Sagittario. Esilio Opposto al domicilio, è l'esilio. Di conseguenza, i pianeti sono in esilio nei segni opposti al loro domicilio: Sole è in esilio in Acquario (opposto al Leone), la Luna in Capricorno (opposto al Cancro), Mercurio ha l'esilio in Sagittario e Pesci (opposti a Gemelli ed a Vergine), Venere ha l'esilio in Ariete e Scorpione (opposti a Bilancia ed a Toro), Marte ha l'esilio in Bilancia e in Toro (opposti ad Ariete ed a Scorpione), Giove ha l'esilio in Gemelli e Vergine (opposti a Sagittario ed a Pesci) e infine Saturno ha il suo esilio in (Cancro e Leone, segni opposti a Capricorno ed Acquario). Esaltazione Esaltazione (o elevazione) degli astri è quel luogo ove essi mostrano verso il mondo terreno le loro primizie. Ciò avviene in concomitanza con i segni che si trovano nei pressi dei "cardini" dello zodiaco (i solstizi e gli equinozi). Il Sole si esalta in Ariete, la Luna si esalta nel Toro (al fianco del Sole), Mercurio si esalta in Vergine, Venere si esalta in Pesci, Marte si esalta in Capricorno, Saturno si esalta in Bilancia. Nel segno opposto, hanno la loro caduta (o depressione). Caduta La caduta (o depressione), in contrapposizione all'esaltazione, avviene nei segni opposti a quelli dell'esaltazione: il Sole cade in Bilancia, la Luna in Scorpione, Mercurio in Pesci, Venere in Vergine, Marte in Cancro, Giove in Capricorno, Saturno in Ariete e in Leone. TAVOLA DELLE DIGNITÀ
Come si è giunti all'assegnazione dei domicilii e delle esaltazioni degli astri? Passa a: Domicilio - Esaltazione - Esilio - Caduta Anche i pianeti moderni, cioè scoperti in epoca recente (Urano, Nettuno e Plutone), hanno ottenuto, ad opera degli astrologi che per primi si sono interessati ad essi, l'assegnazione delle dignità. Tuttavia, il procedimento utilizzato, che si fonda su l'assegnazione di una dignità in coerenza con il significato simbolico dell'astro, non è sorretto da argomentazioni naturali. Anche perché gli astri lontani non sono visibili e, di conseguenza, le loro variazioni luminose non sembrano in grado di incidere sulla natura, per lo meno in tempi suscettibili di osservazione rilevabile (essendo astri che si muovono con tempi molto lenti, anche se producessero effettive variazioni climatiche, sarebbero difficilmente ponderabili). Ecco lo schema con cui sono state suddivise le dignità per i nuovi pianeti (tavola delle dignità dei nuovi pianeti).
Dignità minoriOltre alle dignità principali di cui abbiamo trattato, esistono dignità minori come i "confini" o "termini", i decani, e, infine i "volti", i "carri" e le altre gioie. Si tratta però di dignità che hanno forza minore rispetto alle altre dignità e sulle quali non c'è accordo unanime in astrologia. I confini Questa dignità, chiamata anche "termini" che consiste nella suddivisione di ogni segno in più parti, ciascuna dedicata ad un astro che diventa dominatore dei gradi ad esso assegnati (dal confine), viene così chiamata perchè, come i confini che separano un campo dall'altro, stabiliscono il confine della virtù di un pianeta, separandolo dalla virtù di un altro. Attraverso l'osservazione e l'esperienza, gli antichi astrologi stabilirono che quando un pianeta di trova nei suoi confini è dotato di maggior forza (detta fortitudo). Nel Tetrabiblos, Tolomeo descrive queste dignità, dopo aver trattato le dignità principali e precisamente nel capitolo 20° del primo libro (mentre le altre gioie sono trattate nel capitolo 22°), ma utilizza un criterio di assegnazione dei confini diverso da quello in voga presso gli Egizi ed i Caldei (i Babilonesi). A queste dottrine sui confini, ed a quella di Tolomeo, se ne aggiungono altre due: quella degli Indiani e quella di AttaraTyh.
[1] Commento al Tetrabiblos I.20, a cura di Giuseppe Bezza. Edizione Nuovi Orizzonti. V. citazione di Guido Bonati (nota n.23 - pag. 340) e citazione di Abenragel (note n. 24 e 25 - pag 350)
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Commenti
Salve. Bisogna tenere distinti i due concetti.
La quadratura riguarda l'aspetto che si forma tra due pianeti (quindi ci dice che rapporto hanno tra loro), il domicilio invece ci parla di come si pone un pianeta a prescindere dagli altri pianeti. Quindi sì, è possibile avere Giove in domicilio ed in quadratura (un altro potrebbe avere Giove in esilio e in quadratura, oppure averlo in domicilio e in trigono). Poiché Giove è un astro "benefico", il fatto che sia in domicilio, attenua l'effetto di quadratura. Se, invece, fosse stato un "malefico", per esempio Marte, in domicilio e in quadratura al segno zodiacale o ad un altro pianeta avrebbe potuto anche rendere più dura la quadratura, invece, come detto, trattandosi di Giove, la addolcisce.
Pero' questa materia non è facile e mi ritrovo un po confuso. Prima ho letto che il mio giove è in quadratura ora vedo che è in domicilio, quindi penso sia una fattore positivo. Qual'è la verità?
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