Storia dello Zodiaco |
Zodiaco | |||
Se è vero che l'origine dell'astrologia e la sua storia si perde nella notte dei tempi, perché è presente in tutte le culture e società antiche, le origini dello Zodiaco, con i dodici segni zodiacali, sono più recenti e risalgono al I millennio a.C. Nel senso che attualmente non esistono riscontri che ci permettano di supporre un utilizzo dello Zodiaco più antico di quella data. Secondo il famoso storico e archeologo belga, Franz Cumont, uno dei più grandi orientalisti e storici della lingua, dei costumi e delle religioni antiche, infatti, i ritrovamenti storici (raffigurazioni e testi) ci inducono a ritenere che lo Zodiaco, così come lo conosciamo oggi, nacque a Babilonia presso i Caldei [1], astrologi, sacerdoti e astronomi. Grazie ad alcune tavolette del VII secolo a.C. sappiamo, però, che in epoca abbastanza antica, venivano annotati numerosi presagi che gli astrologi traevano dall'osservazione dei pianeti di passaggio all'interno delle costellazioni attraversate dall'eclittica. Varie raffigurazioni dimostrano l'esistenza dei segni zodiacali in epoca antica, ma, secondo gli storici, non è facile capire come e quando questo sistema orientale (persiano/orientale) si integrò con il pensiero filosofico greco. Quello che per gli studiosi è certo, è che, "benchè i sapienti greci ne avessero avuto conoscenza a partire dal VI secolo"[2], soltanto in seguito lo Zodiaco ebbe quella diffusione più popolare grazie alla quale, per esempio, si moltiplicarono i monumenti che lo rappresentavano. In occidente, il primo a tracciare lo Zodiaco, cioè il cerchio zodiacale obliquo sulla sfera [3], fu il filosofo Anassimandro, nel VI secolo a.C.. Su di esso, Cleostrato di Tenedo, avrebbe disegnato i segni. Per altri, l'invenzione sarebbe di Enopide di Chio, del V secolo a.C.. Nell'Iliade, il poeta Omero, descrivendo lo scudo di Achille forgiato dal dio del fuoco Efesto (Vulcano, fratello di Marte), ricorda che su di esso vi erano incisi tutti gli astri che coronano il cielo. "Le zone dell'ampio scudo erano cinque La più antica descrizione delle dodici costellazioni (oltre a quella di Eudosso di Cnido di cui ci sono pervenuti solo estratti citati da Ipparco) è nei "Fenomeni" di Arato (270 a.C. circa) [4]. Da notare è che all'epoca, i segni zodiacali erano ancora undici e non dodici. Il segno della Bilancia era infatti occupato dalle tenaglie dello Scorpione. Anche se la Bilancia ha anch'essa origine babilonese, divenne il segno dell'equinozio di autunno soltanto più tardi, nel I secolo a.C.. [1] Lo Zodiaco - di Franz Cumont (1868-1947). Edizione a cura di Lorenzo Perilli. Il testo originale compone la voce "Zodiaco" - pagg 1046-1062 del nono tomo del Dizionario degli antichi Greci e degli antichi Romani di Charles Daremberg. [2] V. nota 1 [3] V. nota 1 [4] V. nota 1
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Commenti
Salve. Sì e no. Sappiamo che gli antichi guardano il cielo da sempre, ma non abbiamo prove storiche (testi scritti, utensili, raffigurazioni) che documentano l'esistenza dello zodiaco, come lo conosciamo oggi, in data antecedente a quelle indicate nell'articolo.
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