La nascita dell'astrologia: i babilonesi |
Storia dell'astrologia | |||
Secondo la testimonianza di antichi scritti assiro-babilonesi (su tavole d'argilla custodite al British Museum) l’astrologia nasce in Mesopotamia, con lo studio e le prime osservazioni sui pianeti (in particolare Sole, Luna, Giove, Saturno e Marte). Attraverso queste osservazioni, circa 3500 anni fa, i babilonesi erano in grado di formulare presagi di vario genere: da quello meterologico (necessario per le coltivazioni) a quelli sul presunto volere degli dei. Lo zodiaco era diverso dal nostro e basato sulle eclissi della Luna che avvenivano in segni diversi da quelli odierni, ma era comunque associato ai periodi dell'anno. Lo studio degli astri fu veramente approfondito, se si pensa che gli astronomi babilonesi erano in grado di realizzare mappe celesti in base al movimento del sole lungo l'eclittica. I greci, per esempio, compresero lo zodiaco e il ciclo dei pianeti sull'eclittica "soltanto" 800 anni dopo. L'astrologia, ha attraversato la storia della Mesopotamia con una forte valenza religiosa, assumendo via via contorni mitologici come quello del mito di Gilgamesh per i sumeri. A Babilonia, invece, il re Hammurabi, famoso per il "Codice di Hammurabi", nel diciassettesimo secolo a.C., introdusse il culto di Marduk, secondo il quale il Sole, la Luna, il cielo e la terra, e tutti gli astri furono disposti da Marduk dopo una battaglia con il dio/dea Tiamet per riportare l'ordine nell'universo. Cielo (Aria) e Terra, così come Sole (Fuoco) e Luna (Acqua), sono elementi portanti in questa religione a sfondo astrologico. Non a caso, la città di Babilonia era famosa nell'antichità soprattutto per la sua ziggurat (costruzione templare caratteristica delle religioni dell'area mesopotamica), che significa "Casa delle fondamenta del cielo e della terra" e che costituiva un importante centro astronomico dell'epoca. I Babilonesi hanno saputo tracciare le orbite del Sole e della Luna, compilare tabelle delle eclissi, calcolare la rivoluzione dei pianeti. Inoltre, e forse è questo il motivo che li fa ritenere i veri fondatori dell'astrologia, assegnarono ai pianeti peculiarità specifiche, legate alle sembianze degli stessi. Venere ad esempio, venne messa in relazione all'amore ed alla riproduzione. Marte, invece, alla guerra e ad alla forza. Grazie ai sacerdoti caldei, già dal 600 a.C., l'astrologia babilonese venne arricchito da nuove conoscenze basate sugli studi dettagliati dei movimenti dei sette corpi celesti sino a quel momento conosciuti. In funzione dello studio dei pianeti, venne elaborato uno Zodiaco simbolico, in cui ad ogni pianeta veniva attribuita una particolare forma di influenza. Era sezionato in dodici parti uguali, ciascuna di trenta gradi, raffigurante le dodici costellazioni. Babilonia è la capitale della Mesopotamia (odierno Iraq, a meno di 100 chilometri da Baghdad). Fu famosa anche per le sue opere architettoniche, come i "Giardini pensili di Babilonia", avvolti nella leggenda e facenti parte dell'elenco delle sette meraviglie del mondo con il Colosso di Rodi, il Mausoleo di Alicarnasso, il Tempio di Artemide ad Efeso, il Faro di Alessandria in Egitto, la statua di Zeus ad Olimpia e La Piramide di Cheope a Giza. Babilonia fu una delle città più popolose del mondo antico e, forse, fu proprio questa sua caratteristica portò ad avvicinarla alla Babele biblica, la città delle mille lingue costruita nei pressi del fiume Eufrate con l'intenzione di arrivare al cielo. E' detta anche Babele, ed è citata nella Bibbia nel famoso episodio della Torre di Babele. Dal libro della Genesi: 11,1-9.
Mesopotamia Secondo gli storici, una delle prime civiltà conosciute, è quella dei sumeri (4000 a.C.). La loro scrittura cuneiforme sembra aver preceduto ogni altra forma di scrittura e compare attorno alla fine del IV millennio a.C.. L'origine dei sumeri è sconosciuta, ma, certamente, questa popolazione occupò la zona compresa tra i due fiumi Tigri ed Eufrate, fino all'ascesa di Babilonia, attorno al 1500 a.C., quando nella zona nei pressi dell'Eufrate ebbero il predominio i babilonesi; gli assiri, invece, occuparono la zona nei pressi del fiume Tigri.
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