I quattro elementi in astrologia |
I quattro elementi sono Fuoco, Terra, Aria ed Acqua. Esiste anche un quinto elemento che abbiamo approfondito in un articolo dedicato alla storia dei quattro elementi.
Lo studio degli elementi, intesi come parti più piccole del mondo materiale, ha origine nel pensiero filosofico (Socrate, Platone e Aristotele), matematico (gli Elementi di Euclide) e persino medico (Ippocrate) degli Antichi Greci, ma è intimamente connesso con l'astrologia. Platone, nel Timeo, afferma che: "Iddio compose tutto il mondo di Fuoco e Acqua e Aria e Terra, perché il mondo fosse, quanto poteva, animale perfetto, e di perfette parti". Ritroviamo gli elementi nella tradizione dei filosofi pitagorici, ma non è certo, a causa della scarsità delle fonti, se Pitagora tramandò ai Greci qualcosa che apprese dai Babilonesi o dagli Egiziani. Se però, la filosofia antica si allontanò dallo studio degli elementi (dopo che si era affermata la concezione "atomistica" di Democrito che vedeva nell'atomo, e non negli elementi, la parte più piccola della materia), per l'Astrologia gli elementi hanno continuato ad avere una importanza centrale. Oggi, la scienza ha superato la teoria atomistica (si scoprono sempre particelle più piccole), ma il suo interesse per la comprensione dei fenomeni naturali resta costante. Viceversa, presso gli studiosi di Astrologia, l'attenzione dei fenomeni naturali è diminuita, in favore di correnti filosofiche e psicologiche che portano ad associare alle stelle le simbologie dell'inconscio, prima ancora del loro ordine naturale. Tuttavia, la comprensione del ciclo degli elementi resta di fondamentale importanza per chi vuole apprendere le dinamiche della previsione astrologica. Infatti, come afferma Claudio Tolomeo nel primo dei quattro libri sulle previsioni astrologiche, non si possono fare previsioni senza tener conto dei fattori naturali. "Vi sono molti che, a motivo di denaro, illudono la gente professando un'altra arte in nome di questa (cioè facendo qualcosa di diverso dalla previsione astrologica e dall'oroscopo) poiché fanno previsioni senza tenere conto delle circostanze naturali". E quali sono queste circostanze naturali? Per esempio, nell'arco del giorno, il sorgere e tramontare del Sole. Nell'arco dell'anno, le sue quattro fasi. Oppure le fasi lunari e le fasi degli altri astri che contribuiscono a mescolare gli elementi. L'ordine degli elementiSullo Zodiaco ritroviamo gli elementi disposti secondo questo ordine che si ripete per tre volte.
Abbiamo quindi tre segni di fuoco (Ariete, Leone e Sagittario), tre segni di terra (Toro, Vergine e Capricorno), tre segni di Aria (Gemelli, Bilancia e Acquario) e tre segni di Acqua (Cancro, Scorpione e Pesci), secondo lo stesso ordine: 1) Fuoco; 2) Terra; 3) Aria; 4) Acqua. In realtà, sulla terra, gli elementi seguono un ordine diverso che è quello dato dalla loro natura (gli elementi più leggeri tendono verso l'alto, mentre quelli più pesanti stanno in basso). Come vedremo, l'ordine zodiacale degli elementi, invece, dipende dal moto circolare degli astri che provoca i diversi stati di illuminazione della terra (particolarmente evidenti tra il giorno e la notte ed ai cambi di stagione) e di conseguenza il modo in cui si mescolano. Tuttavia, è bene tener presente sin da ora che ogni segno zodiacale è caratterizzato non solo dal suo elemento (per esempio l'Ariete è un segno di Fuoco), ma anche dalla sua stagione di appartenenza (per esempio l'Ariete è un segno di primavera, una stagione umida e non secca come il Fuoco). Tuttavia, anche all'interno della primavera dobbiamo fare distinzioni. Ariete è all'inizio del temperamento caldo e umido che è tipico della primavera, ma è vicino all'inverno. Il Fuoco di inizio primavera è quindi diverso dal Fuoco fisso d'estate o dal Fuoco di autunno, etc. etc.. Di seguito illustreremo con l'aiuto di semplici grafiche l'ordine degli elementi in natura e come esso viene influenzato dal moto degli astri. I quattro elementiIl alto, troviamo il Fuoco (simbolo Moti terreni e moti celestiPer l'astrologia, ma anche per il pensiero filosofico occidentale antico, i moti sulla terra (intesa come pianeta e non come elemento) sono distinti da quelli del cielo (inteso come cielo e non come aria). Nel cielo, i movimenti avvengono in modo circolare, mentre sulla terra predomina il moto verticale. La materia terrestre, che è soggetta al primo moto, è composta da piccolissime parti che vengono definite elementi. Ogni corpo terreno contiene in sè tutti gli elementi che sono continuamente sottoposti all'azione degli astri. Tale principio è uno degli "assiomi dell'astrologia greca e dell'astrologia araba "che Retorio fa risalire agli antichi (oi palaioi): l'astrologo egizio, dopo aver ricordato questa classificazione, prosegue: Gli antichi non dissero ciò invano; infatti, giacché tutto quanto ha materia è costituito dai quattro elementi, anche l'uomo partecipa necessariamente della medesima natura dei quattro elementi". Aristotele dice:"l'umido, il secco, il caldo e il freddo sono la materia dei corpi composti" [3]. A differenza del moto nei cieli che è circolare e che pertanto non ha inizio e fine, la vita sulla terra è governata dal moto verticale. Tuttavia, anche le cose terrene sono soggette al moto circolare degli astri che regola l'inizio e la fine delle cose. Gli elementi, di cui tutto è composto secondo diverse proporzioni, vengono quindi ciclicamente influenzati dall'azione degli astri. Allo stesso modo, anche la nostra vita è quindi regolata anche dal moto circolare: esiste una fase di crescita ed una fase di decrescita: quando la luce cresce in durata ed in intensità fa nascere ed accresce la vita, quando la luce descresce in durata e in intensità, consuma e porta alla fine. Come abbiamo visto a proposito dell'azione del Sole e della Luna sulla natura e sulla terra, tutte le stelle, sia quelle fisse che quelle mobili, provocano il mescolarsi degli elementi. E' proprio Claudio Tolomeo, all'inizio dei suoi quattro libri sulle previsioni astrologiche, a ricordarci che: "Non richiede lunghe dimostrazioni e a tutti è evidentissimo che una forza si propaga dai cieli e penetra in tutta la regione che circonda la terra, che è sempre soggetta al mutamento (ciclo delle stagioni, ciclo del giorno e della notte, etc). Invero i primi elementi, il fuoco e l'aria, sono circondati e agitati dai movimenti che avvengono nel cielo (in alto) e a loro volta circondano e muovono ogni cosa inferiore: la terra e l'acqua e tutti gli esseri viventi." In altre parole, i movimenti circolari e/o ciclici che avvengono nei cieli agitano gli elementi sottoponendoli al continuo mescolamento delle proporzioni con cui sono distribuiti. Infatti, tutti i corpi terreni vengono definiti misti, cioè con un temperamento complessivo che dipende dalla misura con cui gli elementi sono stati mescolati. Per esempio, l'elemento Aria, può essere rappresentato dal fumo o dal soffio di vento, a seconda della proporzione di Fuoco, Terra, Aria o Acqua. Così l'Acqua può esser sotto forma di rugiada, di miele, di acqua sorgiva etc.etc secondo una infinita varietà di proporzioni. L'esistenza degli elementi, è d'altra parte, come si è detto, ben presente in tutto il pensiero antico occidentale. Così si esprime Platone, citando un dialogo di Socrate nel Timeo: "Iddio, pose Acqua e Aria in mezzo a Fuoco e Terra, e li proporzionò fra loro il più possibile; in modo che il Fuoco fosse rivolto verso l'Aria, l'Aria fosse rivolta verso l'Acqua e l'Acqua fosse rivolta verso la Terra. Infine collegò la Terra al Fuoco e compose un corpo visibile e palpabile." Infatti, aggiunge Platone: "e cosí dal Fuoco nasce Aria, e dall'Aria nasce Acqua". Dall'Acqua, nasce la Terra. Come si può notare nell'immagine in alto, l'Aria è contrapposta alla Terra e l'Acqua è contrapposta al Fuoco, perché queste coppie di elementi hanno proprietà opposte. Il Fuoco è contrapposto all'Acqua perché il Fuoco simboleggia il dominare del caldo-secco (nella figura è posto nella parte destra), mentre l'Acqua del freddo-umido. Allo stesso modo, la Terra (nella figura è posta tra il freddo e il secco) è contrapposta all'Aria (caldo-umido).
Riassumendo:
Tutti gli elementi, partecipano quindi di due sotto-elementi, o qualità prime (o umori - humores ) e cioè l'umido, il caldo, il secco e il freddo. Fuoco e Terra hanno in comune la qualità secca, mentre Aria ed Acqua hanno in comune l'umido. Fuoco e Aria hanno in comune il caldo, mentre Terra e Acqua hanno in comune il freddo. Un'intera stagione, non è caratterizzata da un solo elemento, ma ha 2 qualità di cui una predomina e subisce l'influenza dell'elemento della stagione che precede e di quella che segue. All'inizio della stagione, è, infatti, ancora presente l'elemento della stagione precedente, mentre alla fine della stagione, inizia l'influenza dell'elemento della stagione che segue. Già nel pensiero aristotelico, infatti, emerge che due elementi, mescolati dal moto circolare degli astri, possono originarne un terzo, a seconda di come vengano mescolate le loro qualità. Per esempio, il Fuoco, perdendo la sua qualità secca e venendo inumidito dall'Acqua (che a sua volta viene raffreddata e perde parte della sua umidità), può diventare Aria (pensiamo all'Acqua che evapora se posta sul Fuoco). Qualunque sostanza è composta da tutti e quattro gli elementi e ciò che differenzia una sostanza dall'altra sono solo le diverse proporzioni con cui gli elementi sono presenti in essa. [1] Giuseppe Bezza - testo e Commento al primo libro del Tetrabiblos di C. Tolomeo - editrice Nuovi Orizzonti [2] Aristotele - Della Generazione degli Animali (De gen. an.) [3] Giuseppe Bezza - Nota 55 Libro I, Capitolo 12 del Tetrabiblos - Commento al primo libro del Tetrabiblos di C. Tolomeo - editrice Nuovi Orizzonti Tags:
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